Venezuela: in manette Roberto Marrero, capo dello staff di Juan Guaidò

Arresto all'alba per l'avvocato. E' stato fermato dagli agenti dell'intelligence. Vergara: "Armi piantate in casa sua per incastrarlo"

LaPresse / AFP in foto Juan Guaido

CARACAS – Arrestato il capo dello staff del leader dell’opposizione Juan Guaidò: continua l’escalation di tensione in Venezuela, in balia di una vera e propria crisi politica.

La polizia investigativa ha messo le manette a Roberto Marrero, avvocato e confidente di Guaidò.

L’uomo si trovava nel suo appartamento nell’area meridionale di Caracas. I poliziotti armato dell’intelligence hanno fatto irruzione nell’appartamento, catturandolo all’alba e portandolo verso una destinazione sconosciuta.

A rivelarlo Sergio Vergara, amico e vicino di casa di Marrero. L’arresto potrebbe portare ora a ulteriori sanzioni da parte degli Stati Uniti. Il governo di Donald Trump ha risposto duramente, dichiarando che in caso di attacchi al capo dell’opposizione o del suo staff ci saranno pesanti reazioni.

L’arresto all’alba dell’avvocato Marrero, Vergara: “Armi piantate in casa sua per incastrarlo”

L’Assemblea Nazionale ha confermato, con un post su twitter, l’arresto del capo dello staff di Guaidò. Secondo gli inquirenti in casa dell’avvocato sarebbero c’erano due fucili e alcune granate. Armi che però, secondo il legale Vergara, si trovavano lì con l’unico scopo di incastrarlo. L’obiettivo: accusare Marrero di terrorismo e così indebolire la protesta di Guaidò.

Gli agenti armati si sarebbero poi introdotti anche in casa di Vergara, anche lui del partito d’opposizione, mettendo a soqquadro l’abitazione alla ricerca di armi.

L’attacco più duro di Maduro all’opposizione, tensione per la risposta americana: “Gli attacchi a Guaidò saranno puniti”

Non sarebbe la prima volta che il governo venezuelano utilizza simili sistemi per destabilizzare i propri nemici. Le accuse di Vergara sull’artificiosità dell’arresto di Marrero non hanno trovato risposta nel governo, che rifiuta di commentare l’accaduto. L’arresto di Marrero è l’attacco più grave che il presidente Nicola Maduro ha, almeno fino ad oggi, lanciato all’avversario Guidò, autonominatosi presidente ad interim a gennaio scorso. Si inasprisce così la tensione con gli Stati Uniti. L’amministrazione di Donald Trump ha subito annunciato che qualsiasi attacco a Guaidò o ai suoi collaboratori sarà duramente punita.

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