Venezuela, l’esercito blocca l’ingresso di viveri e medicine

I militari hanno scelto di appoggiare la presa di posizione di Nicolas Maduro

I militari hanno scelto di appoggiare la presa di posizione di Nicolas Maduro

CARACAS – L’Assemblea nazionale venezuelana, controllata dall’opposizione, ha approvato a Caracas “una strategia di aiuto urgente complesso in alimentazione e salute per l’emergenza umanitaria“. Rivolta “alle persone la cui vita è in pericolo“. La manovra è stata però bloccata dall’esercito del Venezuela, che ha impedito l’ingresso di alimenti e medicinali lungo il ponte al confine con la Colombia.

Venezuela, l’esercito blocca il passaggio degli aiuti umanitari

Il blocco dei convogli, voluto da Nicolás Maduro, è stato denunciato da uno dei sostenitori di Juan Guaidò, autoproclamatosi presidente ad interim del Venezuela. La decisione dell’Assemblea, presieduta appunto da Guaidó, di inviare aiuti umanitari, era infatti nata come una presa di posizione contro Maduro. Questi si era già detto contrario all’ingresso di viveri e medicine. Quest’azione, infatti, avrebbe rappresentato il pretesto per un intervento militare degli Stati Uniti, suo primo nemico.
L’operazione logistica prevedeva, come “prime azioni“, l’ingresso di due convogli di camion, uno dalla città di Cu’cuta in Colombia e l’altro da Paracaima, in Brasile. 

L’esercito sostiene ancora Maduro, ma Guaidò guadagna sempre più terreno

Il fatto che i militari si siano opposti alla decisione di Juan Guaidò, ascoltando invece le pretese di Maduro, è il chiaro segnale che il presidente eletto del Venezuela può ancora contare del sostegno dell’esercito nazionale. Un appoggio certamente importante per Maduro, la cui posizione resta tuttavia molto debole. Sono infatti ormai più di quaranta i Paesi del mondo che hanno espresso il loro riconoscimento a Guaidò (tra questi, 21 membri dell’Unione Europea).

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