MILANO – “Le assicuro che sto seguendo la situazione critica con grande partecipazione e coinvolgimento emotivo, in considerazione delle sofferenze che sta vivendo la popolazione venezuelana, compresa la consistente comunità di origine italiana ivi residente” e l’Italia, con gli altri Paesi dell’Unione euroepa, “ha sempre distinto, in modo lineare e coerente, gli organi democraticamente eletti, quale l’Assemblea nazionale da lei presieduta, dagli organi privi di legittimità democratica, quale la Presidenza della Repubblica”. Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in una lettera a Juan Guaidò, Presidente dell’Assemblea Nazionale venezuelana, pubblicata su La Stampa.
Ieri Guaidò disse che avrebbe voluto parlare con Conte per spiegargli il dramma
“Vorrei parlare con Conte se è interessato a capire l’emergenza. Questo ormai è terrorismo di Stato contro il Parlamento, che l’Italia riconosce”. Così l’autoproclamato presidente ad interim del Venezuela, Juan Guaidò, in un’intervista a La Stampa. “L’Italia riconosce il Parlamento nazionale e me come suo presidente. La nostra Costituzione affida al presidente del Parlamento di gestire la transizione, in casi come questi. Poi abbiamo una forte comunità italo-venezuelana che sta vivendo un dramma e ciò che rappresenta un elemento aggiuntivo importante”, ha sottolineato Guidò. Che non esclude di ricorrere all’articolo 187 della Costituzione per chiedere l’intervento militare esterno: “È una possibilità. La strada che abbiamo indicato è quella delle elezioni, però la gente soffre e dobbiamo considerare tutto con responsabilità”.
Alla domanda su cosa risponderebbe a un’eventuale proposta Usa di agire nell’immediato, Guaidò ha risposto che “se l’intervento desse una soluzione alla crisi, probabilmente lo accetterei”. Sulla possibilità, invece, che anche il sostegno di M5S a Maduro possa dipendere da aiuti economici all’estero, Guaidò ha risposto: “Ho prove che sia accaduto anche con i Cinque stelle? No. Ma si può dire che è una pratica usata dal regime, tanto Chavez, quanto Maduro”.
(LaPresse)