CASERTA – Il consigliere regionale Giovanni Zannini lascia le mani libere ai suoi per le elezioni politiche. Il gruppo dei Moderati è da sempre piuttosto spregiudicato sulle alleanze e l’appuntamento elettorale del 25 settembre non fa eccezione. Eppure il consigliere regionale è un “deluchiano” di ferro, quindi la scelta logica sarebbe sostenere i candidati del Pd. Ma questo non sta accadendo: se tanto ci dà tanto, le indicazioni del governatore sono proprio queste e del resto De Luca non si sta certo scapicollando per propagandare i nomi del partito. E’ la conferma che in realtà il “partito di De Luca” non coincide con quello di Enrico Letta. E che il partito è in emorragia libera di consensi e non può contare neppure su chi governa in suo nome.
Zannini, contattato da “Cronache”, dichiara che “essendo punto di riferimento di un gruppo civico abbiamo convenuto di dare libertà di voto ai nostri amici. In tanti voteranno Graziano, De Simone e Santagata, mentre tanti altri voteranno Cangiano, Petrenga e Grimaldi. Ma tutti sappiamo che le vere elezioni sono quelle regionali e comunali. Per me le parlamentari non sono elezioni, ma nomine. E sappiamo tutti che l’80% dei deputati casertani è stato nominato già il 22 agosto 2022”. Un effetto che Zannini attribuisce ai meccanismi della legge elettorale in vigore.
Il recente riavvicinamento del presidente della Provincia Giorgio Magliocca ha suscitato dubbi fra i componenti della maggioranza in Provincia: la condizione dell’alleanza sembrava appunta l’indipendenza del candidato dai partiti. Ma secondo Zannini “il presupposto dell’alleanza moderata non è mai stato la presa di distanza di Magliocca da Forza Italia, partito con cui ha sempre continuato ad avere rapporti. Il nostro patto era e rimane fondato dalla comune intenzione di mettere a disposizione dei comuni casertani l’intera filiera istituzionale Regione-Provincia con spirito di collaborazione leale ponendo al centro i territori e non le appartenenze politiche. Tutti questi presupposti c’erano e ci sono ancora.
Del resto, fino a pochi giorni fa a Roma Pd, Lega e forza Italia amministravano assieme e lo hanno fatto per oltre un anno. E non escludo, viste le emergenze in atto, un rinnovato accordo bipartisan nazionale anche per i mesi che verranno”.
Da notare che al Comune di Caserta il gruppo dei Moderati sembra in effetti muoversi in maniera disorganica. L’assessore Massimiliano Marzo gradirebbe che i consiglieri si schierassero per un unico candidato, ma al momento il nome in grado di mettere d’accordo i componenti non c’è e il gruppo sta incontrando tutti (ci sarebbero stati contatti anche con il candidato della Lega Gianpiero Zinzi).
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Verso le Politiche. Zannini: “Libertà di voto ai miei”. L’uomo di De Luca scarica il Pd
Secondo il consigliere regionale con l’attuale legge elettorale “l’80% dei deputati casertani è stato nominato il 22 agosto”