HELSINKI – Una città, due nazioni, altrettanti continenti e un intero mondo in fermento per lo storico incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin. E’ il primo scatto di questo faccia a faccia è stato quello che tutti si attendevano: la stretta di mano.
La conferenza stampa congiunta dopo 2 ore di colloqui: parla prima Putin
Dopo due ore di colloqui, i due leader si sono presentati insieme in sala stampa. A parlare per primo è Vladimir Putin: “L’incontro con Trump è andato molto bene, Usa e Russia stanno affrontando cambiamenti e nuove sfide. Rispetto a prima, mi riferisco anche alla Guerra Fredda, la situazione è cambiata. Ci sono la piaga del terrorismo e i crimini transnazionali. Inoltre ci sono problemi economici e imposti dai cambiamenti climatici”. E poi si concentra sulla sicurezza mondiale: “Come potenze nucleari dobbiamo garantire la sicurezza a livello mondiale e fronteggiare la proliferazione delle armi nucleari. Crediamo sia necessario lavorare insieme per interagire sull’agenda del disarmo. Inoltre collaboreremo nella lotta al terrorismo e per garantire la sicurezza cybernetica. Abbiamo discusso della crisi in Siria per ristabilire la pace, potrebbe essere questo il primo esempio della collaborazione che abbiamo deciso di avviare”. Infine sul Russiagate: “Nessuna ingerenza russa nel voto Usa”.
La conferenza stampa congiunta dopo 2 ore di colloqui: le parole di Trump
Il presidente Donald Trump tocca temi simili: “Innanzitutto voglio complimentarmi con la Russia per l’organizzazione dei Mondiali, e anche per i risultati ottenuti dalla loro Nazionale. In queste ore abbiamo discusso delle relazioni tra i nostri due Paesi. Dobbiamo collaborare per proseguire nei nostri obiettivi comuni. Le nostre relazioni non sono mai stato peggiori di questo momento. Ma questo sta cambiando, anzi è cambiato da circa 4 ore”. Non si ‘impegna’ sulla politica estera: “Come presidente non posso prendere decisioni sulla politica estera, ma il dialogo costruttivo rappresenta certamente un’opportunità verso la pace e la stabilità nel mondo. Come presidente metterò sempre al primo posto ciò che è meglio per gli Usa e i cittadini statunitensi”.
Poi Trump passa a discutere della sicurezza mondiale: “Ho dato aggiornamenti a Putin sul mio incontro col leader della Corea del Nord Kim Jong-un. E sono certo che la Russia lavorerà con noi per risolvere quel problema. Abbiamo parlato della piaga del terrorismo e siamo d’accordo nel tenere un canale aperto tra le nostre intelligence. Avvertimmo la Russia di un attacco pianificato a San Pietroburgo e così le forze dell’ordine russe sono riusciti a trovare i terroristi e bloccarli prima che riuscissero a mettere in atto l’attacco. Ho apprezzato molto la chiamata di Putin per ringraziarmi di averlo avvertito”.
Sul futuro il presidente statunitense appare fiducioso: “L’incontro di oggi è l’inizio di un processo lungo. Ma il primo passo è stato fatto e il futuro è più luminoso. Ringrazio Putin per aver portato avanti la speranza di dialogo tra Russia e Usa per il bene comune di tutti. E’ stato un incontro molto costruttivo, in futuro ci incontreremo di nuovo e più spesso. Russiagate? Non c’è stata collusione con la Russia sul voto negli Usa”.
Alla fine Putin ha regalato a Trump il pallone dei Mondiali (nel 2026 la Coppa del Mondo sarà proprio negli Usa) affermando: “Adesso il pallone è nel vostro campo”.
In Finlandia per venirsi incontro
Donald Trump e la moglie Melania sono arrivati di buon mattina al palazzo presidenziale finlandese. Hanno sostenuto una prima colazione di lavoro fra il presidente americano e l’omologo finlandese Sauli Niinisto. Successivamente, nella stessa sede il faccia a faccia fra Trump e il presidente russo Vladimir Putin. A poche ore dall’attesissimo incontro con Putin, Trump ha dichiarato in un tweet che “i nostri rapporti con la Russia non sono mai stati peggiori”. Il presidente americano ha accusato le precedenti amministrazioni americane dell’attuale stato di cose. “I nostri rapporti con la Russia non sono mai stati peggiori, grazie a tanti anni di follia e stupidità e ora questa Caccia alle Streghe Truccata”, ha twittato Trump, riferendosi alle indagini sul Russiagate.
In precedenza Trump aveva puntato il dito contro Obama e messo le mani avanti
Qualche ora prima in un altro tweet Trump puntava il dito contro Obama, reo secondo lui di “non aver fatto nulla” per impedire le interferenze russe nelle elezioni perché era convinto della vittoria di Hillary Clinton. E mette le mani avanti sull’esito del vertice. “Sfortunatamente – afferma il presidente americano – non importa quanto farò bene al summit. Se anche mi venisse data la grande città di Mosca come ricompensa per i peccati e il male commesso dalla Russia negli anni, tornerei accolto dalle critiche sul fatto che non è abbastanza, che avrei dovuto avere anche San Pietroburgo! Parte dei nostri media sono davvero nemici del popolo e tutto ciò che i democratici sanno fare è resistere e fare ostruzionismo”.