PALERMO – Sono passati ventisette anni ma Palermo, la Sicilia, l’Italia tutta non hanno intenzione di dimenticare. Era il 19 luglio del 1992 quando in via D’Amelio vennero uccisi dalla mafia il procuratore aggiunto Paolo Borsellino e cinque agenti di polizia di scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Il ‘Movimento delle Agende Rosse e il centro studi “Paolo e Rita Borsellino’, per il primo anno senza la sorella del magistrato, hanno organizzato il ricordo in via D’Amelio.
Gli eventi in ricordo di Paolo Borsellino
Poco fa si è iniziato” Coloriamo Via D’Amelio: il 19 luglio per i cittadini di domani”, animazione, laboratori e letture dedicate ai più piccoli. Alle 10 e 30, invece, nel chiostro della Questo in piazza Vittorio, si terrà un incontro con il capo della polizia, il questore di Palermo e le massime autorità sulla lotta alla criminalità organizzata. Si arriverà alle 14 e 45 con ‘Orfani di Stato’, contraddistinto dagli interventi dal palco dei familiari delle vittime della strage di Via D’Amelio. Poco più tardi, la cerimonia di commemorazione delle vittime davanti alla sede dell’ufficio scorte nella caserma della polizia Pietro Lungaro in via Agostino Catalano. Il capo della polizia, il prefetto Franco Gabrielli e il questore Renato Cortese deporranno una corona di fiori in ricordo delle vittime.
Alle 16 e 58 il minuto di silenzio
Poi sarà il momento della messa e, alle 16 e 58, quello più toccante. A quell’ora, infatti, esattamente ventisette anni fa, quella bomba squarciò la routine palermitana gettando nel baratro ogni speranza. Ci sarà il minuto di silenzio. E dopo Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, reciterà la poesia ‘Giudice Paolo’ di Marilena Monti. Poi dibattiti, il cortometraggio ‘Antonio sogna il dialogo fra Falcone e borsellino con i pupi’ di Antonio Cadili, spettacoli e una fiaccolata con partenza da via Vittorio Veneto. Il tutto nel ricordo di un personaggio davvero straordinario e indimenticabile.