MILANO – La polizia di Vibo Valentia ha arrestato quattro persone, ritenute responsabili del tentato omicidio di Francesco Mancuso e dell’omicidio di Raffaele Fiamingo, avvenuto a Spilinga nel luglio 2003, e considerati vertici della ‘ndrangheta vibonese.
Quasi 50 uomini stanno infatti eseguendo arresti e perquisizioni a Vibo Valentia, Milano e Prato.
Le attività d’indagine, eseguite dai poliziotti delle squadre mobili di Vibo Valentia e Catanzaro, coordinate dal Servizio Centrale Operativo e supportate anche da dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia, hanno permesso di accertare che l’omicidio era maturato per contrasti insorti nella gestione delle attività criminali. Tra i componenti della famiglia Mancuso – in particolare la fazione capeggiata da Ciccio Mancuso, alias Tabacco, e quella guidata da Cosmo Mancuso, alias Michele, considerati vertici del clan.
Il 9 aprile decapitato il clan Piscopisani di Vibo Valentia: 31 arresti in tutta Italia
Il clan ‘sfrontato’ che voleva cacciare i Mancuso da Vibo Valentia è stato stroncato dalla polizia di Stato. Con un maxi blitz l’operazione ‘Rimpiazzo’ ha portato in carcere 31 persone. Radendo al suolo il clan dei Piscopisani, tra i più feroci della ‘ndrangheta. Le manette sono scattate in tutta Italia. Da Reggio Calabria a Bologna, dove gli investigatori hanno scoperto una base operativa sequestrando armi, a Palermo. Ma anche Roma, L’Aquila, Prato, Livorno, Alessandria, Brescia, Nuoro, Udine e Milano. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione mafiosa, concorso esterno, estorsione, danneggiamento e rapina. Anche lesioni, intestazione fittizia di beni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
(LaPresse)