Vigilia di Natale blindata a Napoli: pugno di ferro sulla movida, raffica di sanzioni tra droga e locali fuorilegge

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Operazione della polizia
Operazione della polizia

NAPOLI – Mentre la città si preparava a celebrare la notte più attesa dell’anno tra cenoni e tradizioni familiari, le forze dell’ordine hanno dispiegato un imponente dispositivo di sicurezza per blindare le aree della movida. Una vigilia di Natale all’insegna dei controlli a tappeto, quella appena trascorsa, che ha visto Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, con il prezioso supporto della Polizia Metropolitana e della Polizia Locale, unire le forze per garantire un divertimento sicuro e nel rispetto delle regole. L’operazione interforze, coordinata dalla Questura di Napoli, ha passato al setaccio i quartieri nevralgici del divertimento notturno: dal cuore pulsante del centro storico alle eleganti strade di Chiaia, fino alle colline del Vomero e di Posillipo. Un segnale forte e chiaro per contrastare il fenomeno della “malamovida” anche durante le festività.

Il bilancio dell’operazione parla chiaro: tolleranza zero verso ogni forma di illegalità. Nel corso della serata, gli agenti hanno identificato complessivamente 70 persone. Tra queste, l’attenzione si è concentrata su 6 soggetti già noti alle forze dell’ordine, con precedenti di polizia a loro carico. Un dato che conferma la strategia preventiva volta a monitorare individui potenzialmente problematici e a prevenire che possano turbare la quiete pubblica. La rete dei controlli ha inoltre intercettato due giovani, trovati in possesso di sostanze stupefacenti per uso personale. Per loro è scattata immediatamente la sanzione amministrativa prevista dalla legge, un segnale inequivocabile che neanche l’atmosfera di festa può costituire una zona franca per il consumo e la detenzione di droga.

Ma nel mirino delle divise non sono finiti solo i frequentatori della movida. Particolare attenzione è stata rivolta agli esercizi commerciali, spesso al centro delle lamentele dei residenti per il caos e il disturbo generati. Su 6 locali ispezionati, ben 3 sono risultati non in regola, la metà esatta di quelli controllati. Le violazioni contestate sono quelle che, da tempo, alimentano il dibattito sulla difficile convivenza tra divertimento e diritto al riposo. In primis, l’inosservanza delle prescrizioni in materia di impatto acustico: musica a tutto volume ben oltre gli orari e i decibel consentiti, che ha trasformato la notte della Vigilia in un incubo per chi abita nei dintorni. A questo si aggiunge la violazione, altrettanto grave, del divieto di vendita di bevande in bottiglie e bicchieri di vetro. Un’ordinanza pensata per prevenire che semplici contenitori possano trasformarsi in pericolose armi improprie durante risse o momenti di tensione. La scelta di alcuni esercenti di ignorare la norma è stata duramente sanzionata, ribadendo che la sicurezza dei cittadini non è negoziabile.

L’operazione della vigilia di Natale non è un episodio isolato, ma si inserisce in un più ampio piano di controllo del territorio predisposto dalla Questura per l’intero periodo delle festività. L’obiettivo è duplice: reprimere i fenomeni di illegalità e, al contempo, lanciare un messaggio di presenza e deterrenza. Una notte di festa, sì, ma sotto l’occhio vigile dello Stato, determinato a garantire che le celebrazioni si svolgano in una cornice di legalità e sicurezza per tutti.

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