MILANO – Addio a una vigna su dieci nell’ultimo decennio con la scomparsa di quasi 80mila ettari di vecchie vigne, pari all’11% della superficie totale coltivate a vite. È quanto emerge da un’analisi Coldiretti diffusa in occasione della presentazione, al Vinitaly in corso a Verona, delle innovazioni 2019 nel mondo del vino. Protagoniste di una maxiesposizione a Casa Coldiretti, dalle ultime tecniche di invecchiamento alle innovative soluzioni tecnologiche per promuovere i consumi. Fino alle più incredibili esperienze di economia circolare in vigna. In un decennio la superficie complessiva coltivata a vite è passata da 731mila ettari a 651 mila ettari del 2018, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat. Con la scomparsa soprattutto di vigneti vecchi e non più produttivi.
Il risultato è stato una contrazione del Vigneto Italia dalla quale si è ora ripartiti per una profonda operazione di rigenerazione che ha puntato soprattutto su varietà autoctone e green. Lo testimonia il boom di domande presentate alle Regioni per l’autorizzazione all’impianto di nuove vigne nel 2019. “Una mole di richieste che – sottolinea Coldiretti – ha superato il ‘tetto’ delle superfici disponibili pari a 6600 ettari. Secondo quanto previsto dal regolamento dell’Ocm Vino, l’organizzazione comune di mercato che regola a livello europeo il settore. Le scelte delle aziende, molte delle quali giovani, per i nuovi impianti riflettono il profondo cambiamento nei consumi. Con il ritorno dei vini autoctoni che nel giro di quale anno hanno scalzato quelli internazionali nelle preferenze di consumo degli italiani. Un trend testimoniato anche dal fatto che nella top ten dei vini che hanno fatto registrare la maggiore crescita di vendite nel 2018 figurano solo bottiglie ‘sovraniste'”.
(LaPresse)