Milano (LaPresse) – “La violenza sulle donne purtroppo non conosce confini geografici, distinzioni di classe o di età: è iscritta in tante singole biografie. In ogni sua forma, fino all’omicidio, non è mai un fatto privato né solo conseguenza di circostanze e fattori specifici. Ma si inscrive in una storia universale e radicata di prevaricazione sulla donna”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. “Ogni ferita fisica e psicologica inferta a una bambina, ragazza o donna – sottolinea il capo dello Stato -, ogni ingiustificata svalutazione delle capacità femminili sono forme di oppressione antica. Che rendono le donne meno libere, meno uguali, subalterne, infine vittime”.
Per il presidente bisogna eliminare le discriminazioni e favorire le condizioni per le denunce
“Nel nostro Paese il fenomeno della violenza sulle donne è ancora tragicamente alto e la sua denuncia ancora troppo reticente. Si devono, quindi, favorire le condizioni migliori per superare questo ulteriore ostacolo soprattutto negli ambienti – come quello lavorativo – dove risulta più difficile”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.