WASHINGTON (Usa) (LaPresse/AFP) – Violenze a Charlottesville, incriminati 4 neonazisti in Usa. La giustizia americana ha accusato formalmente quattro suprematisti bianchi. Che sono stati infatti accusati delle violenze commesse ad agosto del 2017 a Charlottesville, in Virginia. Durante una manifestazione dell’estrema destra. Nel corso della quale un manifestante neonazista si lanciò sulla folla di contro-manifestanti uccidendo una donna e ferendo altre 19 persone. Gli incriminati sono Benjamin Daley, Michael Miselis, Thomas Gillen e Cole White, tutti membri del movimento della California ‘Rise above’, antisemita e suprematista.
Violenze a Charlottesville: i quattro si sarebbero recati in questa città per commettere violenze e spingere la rivolta
Secondo l’atto d’accusa, ad agosto del 2017 i quattro si erano recati a Charlottesville, 200 chilometri a sud di Washington, per “incitare” e “commettere violenze al fine di spingere la rivolta”. Sono stati arrestati dopo essere stati identificati a partire da foto e video, dove li si vede mentre aggrediscono contro-manifestanti durante la marcia. Secondo il procuratore Thomas Cullen, rischiano fino a 10 anni di carcere. A seguito dei fatti di Charlottesville, Donald Trump restò 48 ore in silenzio prima di commentare, e quando lo fece finì per accusare “entrambe le parti”, nonostante le prove che i neonazisti fossero stati la principale origine di violenza.