MILANO – Il nuovo coronavirus cinese, un virus simile a quello della Sars, si trasmette tra gli esseri umani. La conferma arriva da un gruppo di esperti del governo di Pechino. L’epidemia sarebbe iniziata da persone che hanno contratto il virus in un mercato di alimenti freschi nella città di Wuhan, nella Cina centrale. Le autorità sanitarie cinesi hanno riferito che sono stati confermati altri 136 casi in città, portando il totale delle persone colpite a 198. Tre sono morte. “Il recente scoppio della nuova polmonite da coronavirus a Wuhan e in altri luoghi deve essere preso sul serio”, ha dichiarato il presidente Xi Jinping.
L’allarme ora è più forte
La conferma della trasmissione tra esseri umani fa salire il timore di una veloce e ampia diffusione del virus. L’emergenza per la polmonite virale arriva nel momento in cui la Cina entra nel suo periodo di viaggi più intenso, quando milioni di persone prendono treni e aerei per le vacanze del Capodanno lunare. Le autorità in Thailandia e in Giappone hanno già identificato almeno tre casi, tutti legati a viaggi recenti dalla Cina.
Intanto, in Italia, il ministero della Salute ha reso noto che sono in atto controlli per gli aerei provenienti da Wuhan. Dall’aeroporto di Roma Fiumicino ci sono tre voli diretti con Wuhan, e numerosi non diretti, il cui traffico di passeggeri dovrebbe aumentare in occasione del Capodanno cinese. “Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005) (RSI), presso l’aeroporto di Fiumicino – informa il ministero della Salute – è in vigore una procedura sanitaria, gestita dall’Usmaf Sasn, per verificare l’eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti da Wuhan di casi sospetti sintomatici e il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all’Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma”.
Il ministero precisa che la probabilità di introduzione del virus nell’Unione europea è considerata bassa, anche se non può essere esclusa. In Italia è attiva una rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (Sari) e delle sindromi da distress respiratorio acuto (Ards). A Ginevra, l’Oms ha annunciato che mercoledì si riunirà la commissione d’emergenza per stabilire se l’epidemia comporti la necessità di dichiarare una crisi sanitaria globale. (LaPresse/AP)