Virus cinese, Mosap: “Bene le misure anti-contagio, ma non solo a Fiumicino”

"Bene le misure anti-contagio adottate nello scalo aeroportuale di Fiumicino. Ma non sono sufficienti"

Foto Cecilia Fabiano/LaPresse

Roma, 25 gen. (LaPresse) – “Bene le misure anti-contagio adottate nello scalo aeroportuale di Fiumicino. Ma non sono sufficienti”. È il giudizio di Fabio Conesta’, segretario generale del sindacato di polizia Mosap. In relazione all’emergenza sanitaria dovuta al manifestarsi, in Cina, di un virus che, in molti casi, ha avuto esito nefasto. “Certo – dice Conesta’ – la prima barriera al pericolo di contagio per trasmissione deve essere laddove è il luogo fisico di arrivo di persone dalla Cina. In particolare dalla città di Wuhan.

Ma non basta perché gli uomini che lo Stato schiera in prima linea non sono solo a Fiumicino. Penso, ma è solo un esempio, alle decine di elementi delle forze dell’ordine (ed in questa definizione comprendo anche i colleghi della Polizia municipale di Roma). Che sono dispiegati nelle strade della Capitale dove, in questo periodo dell’anno, numerose sono le comitive di turisti dalla Cina. Alcune delle quali (per un totale di alcune centinaia di persone) provenienti da città che si trovano a poche decine di chilometri dal primo focolaio del virus”.

“Per questo sollecito che il Ministero dell’Interno doti in tempi brevissimi gli operatori della sicurezza (Volanti, Polizia di frontiera) siano dotati di elementari dotazioni per la prevenzione. E mi auguro che identiche misure vengano adottate anche per tutti gli operatori potenzialmente esposti a rischio contagio. Ovvero chi opera negli uffici immigrazione ma anche quelli in servizio all’ Ispettorato Vaticano”, si aggiunge.

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