MILANO (Alfredo Stella) – Iniziano a comparire le prime schede bianche nelle prime votazioni alla Camera e al Senato per eleggere i rispettivi presidenti. E’ quasi certo che l’elezione non avverrà oggi e che tutti i partiti voteranno scheda bianca nei primi scrutini. Un ‘inconveniente’ ampiamente annunciato dal Movimento di Di Maio e dal Pd all’indomani del mancato accordo al termine del vertice tra i capigruppo di tutti i partiti. A minare l’intesa che sembrava raggiunta soprattutto la candidatura a presidente del Senato, da parte di Forza Italia e quindi del centrodestra, di Paolo Romani, condannato in Cassazione per peculato. Si spera in un ‘disgelo’ della situazione di stallo nelle prossime ore. Resta ancora da capire anche cosa farà il Pd che non dà alcun segnale ufficiale. Secondo un retroscena della Stampa, tuttavia, se i nomi dei candidati restano questi la linea è quella della scheda bianca anche negli scrutini successivi e questo di fatto favorirebbe l’elezione di Romani (al Senato al quarto voto c’è il ballottaggio). A quel punto le intese Salvini-Di Maio si farebbero più difficili, anche per un governo. Ma nella minoranza si sta cercando di proporre un nome proprio, come quello di Emma Bonino, per rompere gli schemi. Alle 10.50 era ancora assente Salvini, mentre l’ex Presidente del Senato Grasso era già in aula. E’ il discorso di Giorgio Napolitano ad aprire la giornata che dà il là ufficialmente alla nuova legislatura (18esima). “Per aprire, nell’attuale scenario, nuove prospettive al Paese – ha detto il presidente emerito – sono insieme essenziali il rispetto della volontà popolare e il rispetto delle prerogative del Presidente della Repubblica, al quale rivolgo a nome di voi tutti l’espressione calorosa della nostra stima e fiducia”. Il senatore Pietro Grasso, il cui mandato è scaduto a mezzanotte, ascolta attento seduto alla sinistra dell’emiciclo. Intanto uno scherzo di dubbio gusto quello comparso sui muri della capitale alle prime luci dell’alba. Due murales, poco distanti l’uno dall’altro raffiguranti un bacio gay con dietro un cuore rosso tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio e Giorgia Meloni con in braccio un bimbo di colore. Ci sarebbe anche IL tag Tvboy, firma di un artista di strada italiano. Sul posto i carabinieri. Da ieri sera intanto è scattato il piano sicurezza per l’insediamento delle Camere con controlli accurati e una ‘green zone’ nel centro di Roma dove non sono consentire manifestazioni.