NAPOLI – Il vertice del centrodestra nazionale riunito ancora una volta ieri a Roma, e non scioglie i nodi dei candidati a sindaco di Milano e Napoli. O meglio: mentre per Milano Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, non riescono a trovare un candidato da contrapporre a Beppe Sala, per quel che riguarda Napoli la sensazione è che Matteo Salvini, Antonio Tajani e Giorgia Meloni abbiamo deciso di accodarsi a Catello Maresca senza affibbiargli il timbro della coalizione. “A Napoli”, dice Tajani alla fine del summit, “c’è un candidato civico che non è espressione del centrodestra, che è il dottore Maresca che noi consideriamo un candidato capace di poter governare nel modo migliore Napoli”.
Una sfumatura formale che è tutta sostanza: Maresca non vuole i simboli dei partiti, o almeno non li vorrebbe, e Lega e Forza Italia non hanno alcuna voglia di presentarsi con le classiche bandiere, per evitare di ripetere il megaflop della ultime regionali. La Meloni insiste, ma non è escluso che alla fine possa decidere di derogare al suo principio di presentare ovunque il simbolo di Fdi. Intanto, a quanto apprende Cronache, Maresca ha pronte tre liste civiche: “Maresca sindaco”, “Sarà Napoli” e “Essere Napoli”. “I simboli del centrodestra sotto il mio nome sulla scheda elettorale? Da civico puro”, dice Maresca a LaPresse, “oggi dico che ci saranno una seria di simboli che rappresentano le realtà associative e anche politiche ovviamente che mi accompagnano. Credo che questo però non sia il vero problema. La gente quando mi incontra non mi chiede dove sto, mi chiede di come voglia risolvere i problemi. C’è l’esigenza di etichettarmi? Non sono”, aggiunge Maresca, “né di destra né di sinistra”.
Una ambiguità, quella di Maresca, che si trascinerà per l’intera campagna elettorale: stando a indiscrezioni attendibili, solo all’ultimo istante sapremo se i simboli dei partiti di centrodestra saranno sulla scheda oppure no. Quello che invece è certo, è che Maresca candiderà nelle tre civiche molti avvocati, medici, ingegneri, commercialisti. Tra i volti noti che saranno candidati in “Maresca sindaco”, probabile la discesa in campo di Lina Lucci, ex segretario generale della Cisl Campania. “Incontri con i leader del centrodestra? Non ho ancora sentito”, sottolinea Maresca contraddicendosi, visto che aveva raccontato, 24 ore prima, di aver sentito più volte Silvio Berlusconi, “e visto nessuno. Ho letto della vicinanza e del sostegno al mio progetto, l’ultima quella di Emilio Carelli di Coraggio Italia, mi fa piacere che ci sia una dimostrazione del genere, vuol dire che questo modello funziona, riconosce che noi siamo una realtà”. In ogni caso, Maresca può stare rilassato e sparare qualche bugia: in fondo, se Gaetano Manfredi vincerà o no al primo turno non dipende da lui ma dagli altri candidati di sinistra.