Warriors infiniti, i veterani più forti degli infortuni e di Toronto: le Finals sono sull’1-1

Curry, Warriors
Curry - Lp - Xinhua

TORONTO – I Golden State Warriors rimettono in piedi le Finals Nba e trionfano a Toronto, in casa dei Raptors che erano riusciti ad aggiudicarsi gara-1. I campioni in carica rischiano grosso, perdono pezzi, stringono i denti ma si impongono 109-104 e ora hanno il fattore campo a favore.

Primo tempo di marca canadese

Il primo tempo è da incubo. Steph Curry sembra l’ombra di se stesso a causa di una crisi di idratazione, i Raptors trascinati da Leonard e da VanVleet sono aggressivi in difesa e chirurgici in attacco. E l’assenza di Durant per gli uomini di Steve Kerr non è esattamente un dettaglio trascurabile. Cousins in difesa non ne indovina una, Igoudala, già acciaccato, prende una botta in testa tremenda su un blocco di Gasol. Va davvero tutto male ai Warriors che si aggrappano al talento di Thompson e all’energia di Draymond Green, che sopperiscono anche a una panchina che pare in serata no. Toronto gioca, segna, diverte davanti a un pubblico che si stropiccia gli occhi. Ma non ammazza la partita. E, quando nel finale di tempo si accende Steph Curry, il divario si riduce drasticamente fino al 59-54 dell’intervallo lungo. Clamoroso per quanto visto fino a quel momento.

Rivoluzione Kerr, super Warriors

A inizio ripresa cambia tutto. Kerr cambia gli accoppiamenti difensivi, lascia Curry in panchina in avvio di terzo parziale e schiera Igoudala. E’ la mossa vincente. Il veterano è scatenato in difesa e micidiale dall’altra parte del campo, Cousins si accende e dispensa assist e canestri, Thompson continua a martellare. E soprattutto i Raptors non riescono più a trovare la retina. Un parziale devastante di 18-0 vale allungo e sorpasso in una Scotiabank Arena frastornata. A dare un contributo notevole in questa fase sono anche i ‘gregari di lusso’ come Livingston e Bogut. E ora c’è Curry, che si avvicina ai 30 punti in un amen. Toronto si aggrappa al solo Leonard, che contiene i danni e torna a sperare quando sui campioni Nba si abbatte l’ennesima tegola. Infortunio muscolare per Klay Thompson (poco prima aveva mollato pure Looney) che deve abbandonare la partita e le cui condizioni dovranno essere ora valutate in vista di gara-3. E non bastano le triple in serie di Cook ad abbattere i padroni di casa.

La stoccata di Igoudala

Il finale, quindi, diventa incandescente. Nonostante i numeri incredibili degli ospiti, che segnano con continuità con un numero impressionante di assist, Toronto resta in gara fino all’ultimo e si riavvicina. Gli errori si moltiplicano da una parte e dall’altra e si arriva a pochi secondi dalla fine con un solo possesso di distanza. Sul +2 Golden State, a due secondi dalla fine, trova nell’angolo libero Igoudala dopo un raddoppio fallito su Curry. Iggy prende il tiro più importante della serata e non sbaglia facendo calare il sipario su gara-2. Le punzecchiature non sono mancate dopo la sirena finale con Curry che ha criticato la scelta difensiva dei canadesi (“mancanza di rispetto lasciare libero Andrè sull’ultimo tiro”). Golden State al completo non ha rivali, stanotte lo ha dimostrato di nuovo. Ma con Durant out, Thompson pure e i mille acciacchi con i quali Kerr sta facendo i conti, è tutto aperto. Le Finals si spostano nella Baia in perfetta parità.

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