“Questa è una raccolta solo degli ultimi giorni. Una selezione di volgarità e insulti apparsi tra i commenti ai post sui miei canali social. Una violenza quasi sempre a sfondo sessuale che esula dal merito delle questioni e mira a colpire e screditare la donna. Attenzione: questa non è libertà di espressione. La libertà di espressione non è libertà di scrivere sconcezze, di offendere, umiliare e minacciare le donne. Questi sono reati”. Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico, pubblicando una raccolta di commenti ai post sui suoi canali social.
“La mia pagina – prosegue – è regolata da sempre da una netiquette consultabile nella sezione Informazioni che fissa i criteri per potervi partecipare: sono banditi insulti, volgarità, violenza, odio, minacce, irrisione. Il dissenso argomentato in maniera civile sarà sempre il benvenuto, tutto il resto no, e sarà non solo cancellato, ma anche valutato per una possibile azione legale”.
“Da tempo – cocnclude Boldrini – ho deciso di portare in tribunale chi minaccia e usa un linguaggio violento e offensivo. L’ultima sentenza di condanna per diffamazione aggravata nei miei confronti è stata emessa circa due settimane fa dal tribunale di Trapani. Una battaglia che continuerò a condurre con forza e determinazione. Per difendere la mia dignità e quella di tutte le persone che, come me, sono bersaglio di odioinrete. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità, anche sul web”.
(LaPresse)