MILANO – “La notizia della chiusura dello stabilimento Whirlpool di Napoli sarebbe già grave al solo pensiero che 420 lavoratori rischino di non avere più un posto di lavoro. Ma diventa assurda se si pensa che, con questa scelta, i vertici aziendali decidano di stracciare un accordo che Whirlpool ha firmato lo scorso 25 ottobre al ministero dello Sviluppo Economico e col quale si impegnava a investire in Italia con un piano triennale da 250 milioni di euro”. Lo scrive su Facebook il ministro dello Sviluppo economico e del lavoro, Luigi Di Maio.
La chiusura della sede Whirlpool di Napoli
“Solo dopo la firma di quell’accordo e l’impegno concreto della multinazionale, il ministero del Lavoro concesse gli ammortizzatori sociali a sostegno delle donne e degli uomini che lavoravano per la Whirlpool. Aiuti meritati, visto l’impegno da loro profuso e poiché vittime incolpevoli di fallimenti che nulla avevano a che fare con la loro attività”, spiega
Una mancanza di rispetto per i lavoratori e il governo
“Con questo comportamento, però, i nuovi vertici di Whirlpool hanno mancato di rispetto a loro. Ancor prima che al ministero dello Sviluppo economico e al governo stesso”, rincara la dose Di Maio. “Pretendo che venga puntualmente fatta chiarezza su quanto accaduto nelle scorse ore al tavolo che ho già convocato per il prossimo 4 giugno – tuona -. Chiarezza che dovrà esser fatta prima di tutto per i 420 lavoratori e le loro famiglie, che sono e restano la priorità assoluta per il sottoscritto e tutto il Mise. Che è pronto a rimettere in discussione l’intero piano industriale. E a verificare l’utilizzo che è stato fatto degli ammortizzatori sociali fino ad oggi”, conclude il vicepremier.
(LaPresse)