MILANO – Luigi Di Maio tiene il punto e annuncia di esser pronto a revocare gli incentivi distribuiti negli anni a Whirlpool a fronte dell’annunciato disimpegno dell’azienda dagli impianti di Napoli. Una mossa resa pubblica in una diretta Facebook, che incontra il favore dei sindacati, ma cozza contro la replica dell’azienda che in una nota si dice pronta a collaborare per trovare una soluzione in grado di scongiurare la chiusura di Napoli.
“Trovo assurdo e inaccettabile che dopo aver sottoscritto l’accordo con il governo, i sindacati, i presidenti di Regione e i sindaci adesso ci dicano che vogliono disimpegnarsi da stabilimenti come quelli di Napoli”, attacca Di Maio in un video su Facebbok poco dopo l’ora di pranzo.
“Hanno preso 50 milioni dal 2013 ad oggi e io inizio a revocargli i fondi, perché non sono stati collaborativi. Ho di fronte a me tre atti di indirizzo con cui chiedo di revocare i soldi degli italiani”. E aggiunge. “Spero che quando si siederanno al tavolo di crisi al Mise, possano venire a più miti consigli. Perché è finito il tempo del Bengodi, in cui vieni in Italia, fai quello che vuoi e poi te ne vai quando hai preso i soldi. Io spero veramente che ci possano ripensare, ma intanto vado avanti perché se credono di avere a che fare con quelli di prima, hanno sbagliato governo”.
Whirlpool non ci sta e precisa
“Non abbiamo mai disdettato accordi”, mentre per quanto riguarda la vertenza su Napoli l’azienda assicura “che non intende procedere alla chiusura del sito, ma è impegnata a trovare una soluzione che garantisca la continuità industriale e i massimi livelli occupazionali”.
La linea dura di Di Maio convince la Uil e il segretario Carmelo Barbagallo sottolinea: “E’ sicuramente un primo passo per porre un freno allo strapotere di quelle multinazionali che fanno shopping di aziende nel nostro Paese, abbandonandole poi al loro destino. Speriamo che questo provvedimento possa essere un deterrente sufficiente ad evitare che Whirlpool chiuda lo stabilimento campano, perché per noi la continuità di quel sito produttivo è una condizione fondamentale per offrire garanzie occupazionali in un territorio già gravato dall’endemica carenza di lavoro”.
La segretaria della Cisl Annamaria Furlan trova invece positiva la possibile marcia indietro di Whirlpool: “Il fatto che abbia comunicato di non voler chiudere lo stabilimento di Napoli è certamente una buona notizia. E’ una marcia indietro positiva. Così come è positivo che il Governo abbia finalmente battuto un colpo, annunciando la revoca degli incentivi a questa azienda. Speriamo ora che alle parole seguano davvero i fatti e la conferma degli investimenti che l’azienda si era impegnata a portare avanti in Campania”. (AWE/LaPresse)