QUITO – Il presidente dell’Ecuador, Lenin Moreno, ha accusato Julian Assange di aver “violato ripetutamente” le condizioni dell’asilo all’ambasciata di Londra. Lì dove il fondatore di WikiLeaks vive da oltre sei anni. Assange vi si è rifugiato nel 2012, per evitare l’estradizione in Svezia dove era accusato di aggressioni sessuali (accuse poi cadute). “Non può mentire, meno che mai violare i nostri account o intercettare telefonate private”. Secondo gli accordi, ha precisato Moreno parlando a una radio del suo Paese. Assange ha rifiutato di lasciare la sede diplomatica per evitare l’estradizione negli Usa. Qui rischia di essere condannato per la diffusione di dati hackerati del dipartimento di Stato e del Pentagono. Moreno non ha precisato se Quito intenda revocargli l’asilo.
La violazione
Le dichiarazioni arrivano dopo che il governo dell’Ecuador ha presentato una lamentela formale al relatore speciale delle Nazioni unite sul diritto alla privacy, Joseph Cannataci, accusando WikiLeaks di aver diffuso informazioni private legate a Moreno. Fotografie, video e conversazioni private sono comparse online, tra cui su Twitter e Facebook. Nell’ottobre scorso Assange aveva invece denunciato l’Ecuador per aver violato i suoi “diritti fondamentali” limitando il suo accesso al mondo esterno, dopo che l’accesso a internet e a telefonia mobile gli erano stati bloccati. Il presidente ha sottolineato che il governo continua a “cercare una soluzione” alla situazione di Assange.
LaPresse
WikiLeaks, Ecuador: “Assange ha violato ripetutamente accordo su asilo”
Il presidente dell'Ecuador, Lenin Moreno, ha accusato Julian Assange di aver "violato ripetutamente" le condizioni dell'asilo all'ambasciata di Londra. Lì dove il fondatore di WikiLeaks vive da oltre sei anni.