MILANO – Ci pensa Matteo Berrettini a salvare l’onore dell’Italia, sportivamente e non solo, nel terzo turno di Wimbledon. Perché il tennista romano con la sua impresa – salvare tre match point e battere in rimonta Diego Schwartzman al termine di una maratona di oltre quattro ore – riesce a riportare il sereno all’All England Lawn Tennis Club dopo l’eliminazione di Fabio Fognini. Battuto nettamente (in tre set) sul campo da Tennys Sandgren e protagonista in negativo di uno sfogo contro gli organizzatori che ha fatto il giro del web. Berrettini rimane così l’ultimo azzurro in gara sui campi in erba londinesi. E approda alla seconda settimana del Championships. Guadagnandosi un prestigioso ottavo di finale sul Centrale contro Sua Maestà Roger Federer, uno degli idoli di Matteo.
La giornata non era iniziata nel migliore dei modi per gli ultimi due reduci della pattuglia italiana a Londra. Il ligure, numero 10 Atp e 12/a testa di serie, è andato a sbattere contro Sandgren, numero 94 del ranking mondiale. Alla seconda partecipazione allo Slam british dove per la prima volta dove non aveva vinto mai neppure un match, pagando probabilmente le fatiche dei turni precedenti. Il punteggio di 6-3, 7-6 (12), 6-3, in circa due ore e mezzo di gioco, lascia pochi dubbi sull’andamento della partita. Per il giocatore di Arma di Taggia il terzo turno di Wimbledon si è rivelato così ancora una volta fatale. Per la quinta volta in carriera, come già accaduto nel 2010, 2014, 2017 e 2018, Fognini non è riuscito a infrangere il tabù degli ottavi sui prati di Church Road.
Oltre alla partita però il giocatore italiano ha perso anche le staffe. In aperta polemica con gli organizzatori per la scelta di far disputare il match sul campo 14, tra i più rumorosi del torneo, Fognini ha sbottato nel secondo set (“maledetti inglesi, dovrebbe cadere una bomba su questo circolo”). E rischia adesso di incappare in una sanzione, visto che il video del suo sfogo durante la partita ha fatto il giro del web, obbligandolo anche a un inevitabile dietrofront. “Se qualcuno si è offeso chiedo scusa, non era assolutamente mia intenzione – la ‘toppa’ messa dal ligure. La frustrazione a volte ti fa dire cose sbagliate. Ma non ho altro da aggiungere. In campo un agonista molte volte sbaglia, si è frustrati, ed io lo ero perché non stavo giocando come volevo. Se si è offeso qualcuno chiedo scusa, ma è tutto qui”.
A far parlare il campo e a rimanere l’unico alfiere azzurro in corsa a Wimbledon ci ha pensato così un altro italiano, Matteo Berrettini. Che ha confermato di attraversare un buon momento di forza, in particolare sull’erba. Reduce dal trionfo di Stoccarda e dalla semifinale di Halle il numero 20 del ranking Atp, e 17/a testa di serie, ha centrato il traguardo degli ottavi per la prima volta in carriera. Spuntandola al quinto set con il punteggio di 6-7(5) 7-6(2) 4-6 7-6(5) 6-3.
Il tennista romano ha annullato tre match-point a Diego Schwartzman, numero 24 Atp e 24esima testa di serie, nel quarto set: uno nel decimo gioco e due nel dodicesimo. Sono stati il passaggio chiave dell’incontro, perché subito dopo al quinto Berrettini ha messo la freccia. Dopo aver annullato una palla-break in avvio il romano ha strappato il servizio al 26enne di Baires scappando avanti sul 3-0. Nel settimo game Berrettini ha annullato altre due palle-break e poi è salito 5-2. E nel nono game si è preso la più dolce delle rivincite (aveva perso quest’anno agli ottavi agli Internazionali d’Italia). Sdraiandosi sull’erba del Court 18 dopo l’errore di rovescio di Schwartzman sul secondo match-point. Il cammino di Berrettini continua: e ora c’è l’avversario dei sogni, Roger Federer, mai incrociato in carriera. Almeno finora.
Alberto Zanello (LaPresse)