MILANO – Anche i supereroi non sono indistruttibili. Rafael Nadal si è ritirato da Wimbledon a causa di un infortunio agli addominali e non disputerà la semifinale contro Nick Kyrgios. L’australiano accede pertanto alla sua prima finale del Grande Slam senza giocare e domenica attende il vincente dell’altra semifinale tra il serbo Novak Djokovic e il britannico Cameron Norrie.
Dopo una giornata di riflessione, in cui ha anche provato ad allenarsi Nadal ha deciso di non giocare per non peggiorare le sue condizioni di salute. “Ho passato l’intera giornata a pensare a cosa fare, ma non ha senso continuare, l’infortunio sta peggiorando”, ha ammesso sconsolato lo spagnolo in conferenza stampa. “La lesione può solo peggiorare. Ho preso la decisione perché così non posso giocare nessuna partita”, ha spiegato il maiorchino.
Nadal ha fatto di tutto per provare a scendere in campo domani. Il campione spagnolo si è allenato sui campi periferici dell’All England Club, all’indomani del problema muscolare all’addome riportato durante la partita di quarti di finale contro Taylor Fritz. Dalle immagini tv si è visto un Nadal provare tutti i colpi di rimbalzo e anche il servizio senza forzare, colpo che lo fa soffrire di più visto l’infortunio. Ed è stato proprio l’impossibilità di servire bene che lo ha convinto a ritirarsi. “Ho preso la decisione perché penso di non poter vincere le partite in questo modo – ha spiegato Nadal -. Non è che non sappia servire bene, è anche che non posso fare il normale movimento per servire”.
Nadal era seguito attentamente da tutto il suo staff, di cui fa parte anche un medico personale. L’ex numero 1 del Mondo ha riportato uno strappo di sette millimetri in uno dei muscoli addominali. Non è la prima volta che il maiorchino ha un infortunio simile. Nel 2009, infatti, è stato costretto a rinunciare alla semifinale dello US Open contro Juan Martin Del Potro. Ma in quel caso parlò di una lesione ben più grave, di due centimetri. Nadal dopo aver vinto l’Australian Open e Roland Garros andava a caccia del terzo titolo stagionale del Grande Slam, il 23esimo in assoluto.
Nel torneo femminile, intanto, Ons Jabeur ha scritto una pagina di storia del tennis diventando la prima atleta africana e araba a raggiungere la finale di Wimbledon. La tennista tunisina, numero 2 del seeding, ha battuto in tre set la tedesca Tatiana Maria, numero 103 Wta, con il punteggio di 6-2, 3-6, 6-1. La 34enne Maria è entrata a sua volta nella storia, capace di arrivare tra le migliori quattro a Wimbledon a quasi 35 anni dopo essere diventata mamma di due bambini.
La 27enne Jabeur è in un momento di forma straordinario, ha vinto 11 partite consecutive e 22 delle ultime 24. “Sono orgogliosa di essere una donna tunisina. So che in Tunisia stanno impazzendo in questo momento. Cerco solo di ispirare, davvero, il più possibile”, ha detto Jabeur dopo la partita. “Voglio vedere sempre di più giocatori e giocatrici, non solo tunisini, ma arabi, africani nel Tour. Adoro il gioco e voglio condividere questa esperienza con loro”, ha aggiunto.
Jabeur affronterà in finale la testa di serie n. 17 Elena Rybakina. La 23enne russa naturalizzata kazaka ha battuto nell’altra semifinale la campionessa 2019 Simona Halep in due set con il punteggio di 6-3, 6-3. Anche per Rybakina, come per Jabeur, si tratta della prima finale in carriera in una prova del Grande Slam.(LaPresse)