Londra (LaPresse) – Angelique Kerber è la nuova regina di Wimbledon, terzo Slam stagionale che si è concluso sui prati dell’All England Lawn Tennis. La tedesca in finale ha battuto con un doppio 6-3, in poco più di un’ora di partita, Serena Williams, numero 181 del ranking Wta ma al via con la testa di serie numero 25.
‘Angie’ si è così presa la rivincita per la finale persa in due set due anni fa diventando la prima tedesca ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del torneo 22 anni dopo Steffi Graf (1996). Per Kerber è il terzo titolo Slam, dopo Australian Open e Us Open 2016, il 12° complessivo. Grazie a questo risultato da lunedì ritornerà al numero 4 del ranking. Resta invece ferma a quota 23 trofei Major Serena, la terza finalista più ‘anziana’ dell’Era Open dopo Navratilova (Wimbledon 1994) e Venus (Wimbledon 1997). Rientrerà in top 30 (sarà numero 28): per adesso il record di Margaret Court (24 Slam) resiste.
L’entusiasmo della Kerber
Troppo forte e troppo compatta per una Serena ancora non al top questa Kerber, che in tutto il torneo ha concesso appena un set, al secondo turno contro la qualificata statunitense Claire Liu. “Sapevo che avrei dovuto giocare il mio tennis migliore per batterla e ci sono riuscita. Sono state due settimane incredibili ed ho apprezzato ogni momento – ha raccontato – Ed è fantastico essere la prima tedesca che è riuscita a vincere dai tempi di Steffi Graf”.
E’ una sconfitta comunque dall’alto valore simbolico per la minore delle sorelle Williams. “E’ stato un torneo incredibile per me – ha detto trattenendo a stento le lacrime – Ho lavorato tanto per essere qui ma non posso essere delusa, era solo il mio quarto torneo. Ci ho provato davvero ma Angelique ha giocato molto bene: è una buona amica, ha meritato di vincere e so che apprezzerà tanto questo momento. Oggi ho giocato un po’ per tutte le mamme. Comunque ci riproverò, state sicuri”. Parola di Serena: l’assalto al record di Margaret Court, vincitrice di 24 Slam, è solo rimandato.
Alberto Zanello
