Zuckerberg ai governi: “Servono nuove norme per la privacy”

Il Ceo di Facebook lancia l'allarme dopo i recenti scandali che hanno travolto il social network

WASHINGTON – Arrivano nuove regole per Facebook. È stato lo stesso Marc Zuckerberg, fondatore del colosso dei social network, a lanciare l’appello ai governi. Lo ha fatto con una lettera aperta pubblicata dal Washington Post sottolineando l’esigenza di garantire la più totale protezione della privacy.

Le parole di Marc Zuckerberg

I social, si sa, sono entrati nella vita di ognuno di noi e spesso degli stessi è stato fatto un uso sbagliato, lesivo della sfera personale delle persone oggi più che mai impegnate a condividere col mondo ogni passo della propria vita. E così Zuckerberg ha lanciato una sorta di allarme dichiarando che servono “nuove regole per proteggere il web dai contenuti pericolosi” e che, per raggiungere questo obiettivo, fondamentale sarà garantire “un ruolo più attivo da parte dei governi”. La privacy, dunque, quanto di più prezioso esista per ognuno di noi, un aspetto che va protetto contro ogni tentativo di intrusione non autorizzata. L’obiettivo principale, secondo quanto dichiarato da Zuckerberg, è quello di inserire nuove norme al fine di “garantire l’integrità del processo elettorale e proteggere la privacy della gente”. E lo si potrà fare soltanto se i vari Stati collaboreranno tra loro e con gli stessi cervelli ‘social’ seguendo magari, a livello universale, il modello della “General Data Protection Regulation” dell’Unione europea.

L’obiettivo di garantire la privacy dopo i recenti scandali

Perché è facile, troppo facile oggi, superare quella sottile linea di confine che vede da un lato i dati sensibili di ogni utente e dall’altro la diffusione incontrollata degli stessi. Un vero e proprio appello, dunque, che non arriva a caso.
L’intervento di Zuckerberg rappresenta infatti la risposta ai grandi scandali che hanno travolto proprio Facebook sia dal punto di vista della protezione dei dati personali degli utenti che da quello della diffusione delle fake news per interferire sul voto degli americani nel 2016. Aspetti importanti, spesso impercettibili, che sono però in grado di cambiare il mondo.

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