LILLE – Quando si dice Coppa Davis vengono subito in mente i capelli stretti dalle fascette elastiche e i completi attillati degli anni Settanta. Sì, perché la Coppa Davis per noi italiani è ferma lì. Cristallizzata in quei fantastici anni, come il Roland Garros. Legata a un nome che è diventato quasi un’antonomasia sportiva di racchette e palline, Adriano Panatta. La finale di Coppa Davis non se la stanno giocando gli italiani, ma francesi e croati e il doppio ha tenuto a galla i transalpini. Servirà la terza giornata per decidere la finale della Coppa Davis 2018. Si giocherà fino a domani terra rossa indoor dello Stade Pierre Mauroy. Si chiude qui l’ultima edizione disputata con il vecchio format. Poi cambierà tutto.
Quest’anno chiude l’ultima edizione della Coppa Davis con il vecchio format: cambierà tutto
Venendo al gioco, in senso stretto, con le spalle al muro dopo aver perso i due singolari di venerdì senza vincere neppure un set, per i successi di Borna Coric su Jeremy Chardy e di Marin Cilic su Jo-Wilfried Tsonga, la Francia ha infatti accorciato le distanze nei confronti della Croazia, ora in vantaggio per 2-1. E’ stata la coppia Mahut-Herbert la salvatrice della patria, che si è imposta 6-4 6-4 3-6 7-6 su Ivan Dodig e Mate Pavic, dopo, tre ore e 38 minuti. Domani ci sono gli ultimi due singolari e in campo ci saranno i due numeri uno Chardy e Cilic e poi i numeri due, Tsonga e Coric. Il tutto salvo possibili cambiamenti dei due capitani, in particolare Yannick Noah che aveva rinunciato venerdì al numero uno dei ‘Bleus’ Lucas Pouille, E in Italia? Ha iniziato la preparazione off season da qualche giorno, ma è già pronto per vivere il 2019 da protagonista.
L’Italia riparte da Cecchinato che afferma: il mio sogno è vincere il Roland Garros
La semifinale nell’ultima edizione del Roland Garros, aggiunta ai titoli Atp conquistati a Budapest e Umago, ha consacrato Marco Cecchinato nell’elite del tennis italiano e internazionale, portandolo al numero 20 del ranking mondiale. “Io ho però la convinzione di essere ancora in fase di crescita – ha affermato il 26enne palermitano, di casa a Bologna dove si allena insieme a Stefano Travaglia – Mi sto preparando per un grande 2019: inizierò la stagione a Doha, poi Sydney e sotto con l’Australian Open”. Tuttavia è a Parigi che il siciliano sogna l’impresa a 43 anni di distanza da quella di Adriano Panatta. “Firmerei anche per ripetere la semifinale, ma guai porre limiti alla provvidenza. Vincere il Roland Garros sarebbe un sogno, che voglio provare a coronare”, ammette Cecchinato.