Mafia, Csm da vertici procura Roma. Legnini: Qui importanti risultati

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 09-02-2018- Roma Politica Cerimonia di inaugurazione dell'Anno Giudiziario del Consiglio Nazionale Forense. Nella foto Giovanni Legnini 09-02-2018- Rome Politcs Opening ceremony of the Judicial Year of the National Forensic Council. In the picture Giovanni Legnini

Roma, 13 mar. (LaPresse) – “Abbiamo assunto una specifica iniziativa per approfondire e conoscere meglio ciò che sta cambiando nella strategia di contrasto alle mafie e soprattutto nel concreto manifestarsi dei fenomeni mafiosi. Questa è la ragione per la quale abbiamo promosso l’Audizione dei capi degli uffici giudiziari”. Lo ha sottolineato il vice presidente del Csm Giovanni Legnini a margine dell’audizione della VI Commissione del Csm, presieduta da Paola Balducci, che questa mattina ha audito i capi degli Uffici Romani presso la prima sezione penale della Corte d’Appello di Roma.

“Qui a Roma, abbiamo riscontrato un’attività molto avanzata e innovativa che sta dando importanti risultati – aggiunge Legnini – dobbiamo essere grati ai capi degli uffici romani e a ciascuno dei magistrati per il lavoro approfondito e straordinario che svolgono. Faremo tesoro degli elementi utili raccolti questa mattina, nella predisposizione di una risoluzione alla quale la VI Commissione sta lavorando e che adotterà dopo aver audito anche i Capi di altri Uffici giudiziari italiani”.

 “Molto sta cambiando, qui a Roma – prosegue Legnini – infatti, è stato sottolineato il rapporto tra i vecchi e i nuovi metodi mafiosi, soprattutto quelli corruttivi e il rapporto tra i gruppi criminali storici, che si insediano nelle grandi aree urbane e quelli locali”.

All’audizione erano presenti: il presidente e il procuratore generale della Corte d’Appello, Luciano Panzani e Giovanni Salvi, il presidente del Tribunale Francesco Monastero, il procuratore capo Giuseppe Pignatone e il capo della Direzione distrettuale antimafia Michele Prestipino.

“La criminalità organizzata cambia pelle, area e metodi. La mafia non è più quella tradizionale che usa i mezzi che conosciamo da sempre come in Sicilia o Calabria”, sottolinea Paola Balducci, presidente della Sesta Commissione del Csm.

“Di qui l’idea di questo ‘tour’ – aggiunge – che oggi inizia da Roma e raggiungerà Milano, Bologna, Genova, Torino, Venezia e le città del nord dove esiste un fenomeno mafioso che non si conosce bene ma c’è, perché la mafia non è più solo quella della violenza, è quella degli affari, dei colletti bianchi”.

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