ROMA – Un fiume di persone, di mani e di bandierine tricolori. Circa 20mila persone hanno abbracciato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sceso nei giardini del Quirinale per la consueta apertura in occasione della Festa del 2 giugno. Con al suo fianco la figlia, che in molti hanno salutato come donna Laura, in segno di rispetto, il capo dello Stato non si è risparmiato ai suoi ‘concittadini’, come ama definirli.
L’affetto della folla verso il presidente Mattarella
L’abbraccio è stato caloroso, con Mattarella sempre sorridente e disponibile che ha ripetuto a tutti “benvenuti al Quirinale”. La risata è scattata quando dalla folla si sono raccomandati: “Mantieniti per il secondo settennato”. Uno scambio alla pari, con un ‘tu’ rivolto al capo dello Stato, proprio come se fosse un cittadino tra i cittadini. In mezzo alla folla anche alcuni immigrati, tra questi una famiglia di peruviani che ha regalato al presidente una copia della della Costituzione.
La folla incita il presidente della Repubblica
Una donna invece gli ha ripetuto più volte: “Qui siamo tutti italiani”. Il sentimento trasmesso all’inquilino del Colle è quello di un Paese che lo stima e Mattarella ha ricambiato con un entusiasmo tutto personale. “Non mollare Sergio” gli hanno detto dalla folla, più volte ripetendo “Viva l’Italia, Viva la Repubblica”. C’è anche chi non si è trattenuto con un “salvaci” e “le siamo grati per lavoro che fa”.
Una garanzia nel momento difficile del Paese
Il difficile momento politico del Paese è ben presente anche a chi oggi festeggia il 2 giugno. E passeggiando accanto al capo dello Stato, in una lunga gincana tra i giardini si sente: “È dura fare il presidente, è dura, lei è il migliore continui così, non dimentichi nessuno”. E ancora “lei è l’unica persona di fiducia che abbiamo, mandi via Salvini, che ci sta facendo andare indietro di troppo. L’Italia deve andare avanti”.
(LaPresse/di Donatella Di Nitto)