Ragusa, polizia arresta coppia ‘Bonnie e Clyde’: nel mirino per 10 furti

Ragusa, 22 mar. (LaPresse)  La Squadra mobile della polizia di Ragusa ha arrestato due giovani che vivono a Vittoria, Salvatrice Trubia, 29 anni, originaria di Gela (Caltanissetta) e Angelo Grasso, 25 anni, di Ragusa, nell’ambito dell’operazione ‘Bonnie e Clyde’. Una coppia, secondo gli inquirenti, specializzata in furti in abitazione. Il provvedimento di esecuzione è stato emesso del sostituto procuratore di Ragusa, Giulia Bisello, e disposto dal gip del Tribunale ibleo. La vicenda parte nel mese di agosto 2017, quando un cittadino ragusano in villeggiatura a Marina di Ragusa ha segnalato alla polizia di Stato di aver subito un furto nella casa per le vacanze, peraltro consumato in pieno giorno. Negli uffici degli agenti non era la prima denuncia di furto che arrivava, pertanto il fenomeno era preoccupante visto anche il modus operandi messo in atto dagli autori.

La Squadra mobile ha davo avvio immediato alle indagini mediante l’esame delle immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza della zona. Grazie a un’attenta ricostruzione del primo furto segnalato, gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità dei due giovani. I sospetti avanzati dagli agenti, visionando le prime immagini, sono poi stati confermati da altre attività investigative. Grazie alla conoscenza del territorio i poliziotti ha riconosciuto il ragazzo, peraltro pregiudicato per reati specifici. Per risalire all’identità della donna, è stato necessario ricostruire il tutto tramite la targa dell’auto da loro utilizzata.

Dopo alcune ricerche, è stato possibile appurare quale fosse la loro strategia, ovvero effettuare diversi passaggi in auto per controllare abitudini delle vittime per poi colpire. Essendo in due in auto, peraltro una coppia di fidanzati (da qui il nome dell’operazione) non destavano sospetti e, quindi, si muovevano indisturbati.

 La Squadra mobile, su autorizzazione della Procura della Repubblica, curava le intercettazioni delle conversazioni in auto e telefoniche, avviate dopo aver avuto certezza del veicolo a loro in uso. Grazie alle attività tecniche è stato possibile raccogliere inequivocabili fonti di prova.

Dopo mesi di indagini gli investigatori hanno constatato la spiccata professionalità della coppia. Non esitavano davanti a nulla e stavano attentissimi agli impianti di videosorveglianza ma, in alcuni casi, gli errori sono stati fatali per il programma criminoso.

Dopo ore ed ore di intercettazioni, gli uomini della Squadra mobile hanno imparato ogni passo dei due indagati. Sono stati ricostruiti, in totale, dieci furti consumati o tentati e l’utilizzo fraudolento di carte di debito (bancomat). In più di un’occasione è emerso che la coppia, dopo il furto di bancomat o carte di credito, tentasse di utilizzarle subito mediante i codici pin che, purtroppo, in alcune occasioni era custoditi insieme agli strumenti.

I due indagati ogni giorno pianificavano furti o altre tipologie di reato ma l’attività d’indagine ha permesso di scongiurare altri reati, così come recuperare refurtiva. Nel periodo di Natale, i due – fa sapere la Questura di Ragusa – hanno consumato un furto a Comiso ma sono stati subito dopo fermati dalla polizia di Stato a Vittoria mentre facevano rientro in casa. In quella occasione, la refurtiva veniva subito restituita al legittimo proprietari. Al termine delle indagini durate 6 mesi, la Squadra mobile ha depositato un’articolata informativa alla Procura iblea, che ha richiesto un’idonea misura cautelare a carico della coppia.

Il gip di Ragusa ha accolto la richiesta della Procura applicando la misura cautelare della custodia in carcere vista la loro pericolosità ed essendo entrambi recidivi.

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