25 aprile, Landini: “L’antifascismo oggi è non essere indifferenti”

L'intervento del segretario generale della Cgil

Maurizio Landini (Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse)

ROMA – “Se siamo una Repubblica democratica dobbiamo ringraziare i nostri padri, le nostre madri, i nostri nonni e le nostre nonne che hanno combattuto, e alla fine sconfitto, il fascismo e il nazismo”. Con questa parole Maurizio Landini ricorda su Twitter il 25 aprile del 1945. Per il segretario generale della Cgil “il fascismo oggi è un sistema istituzionale autoritario, ma anche un sistema di idee che rovescia la democrazia perché non concepisce la partecipazione del popolo, il diritto delle persone di dire quello che pensano, perché alla fine tutti devono dire quello che pensa il capo”. In questo senso, continua il numero uno di Corso Italia nell’intervento pubblicato sul sito ‘Collettiva’, “c’è una violenza anche politica, una violenza che porta a discriminare le persone per la razza, quindi a favorire il razzismo, a discriminare le persone per il sesso, a discriminare le persone per la religione”.

(LaPresse)

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