Milano, 17 apr. (LaPresse) – “Quello di quest’oggi è stato un consiglio comunale importantissimo per Porto Torres. Eni è venuta in città per illustrare i progetti e soprattutto per ascoltare le richieste della popolazione. Credo sia chiaro a tutti, ancora una volta, che Porto Torres è in debito di ossigeno, chiede sviluppo e il rispetto degli impegni assunti con il Protocollo di intesa del 2011”.
Lo dichiara il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler a margine del consiglio comunale che ha visto la presenza di una nutrita delegazione dell’Eni e di alcune sue controllate. Per Eni, dopo l’introduzione di Pietro Giorgianni, che cura i rapporti con le istituzioni locali, sono intervenuti Fabrizio Bellini, Sergio Lombardini ed Enrica Barbaresi per Versalis, Pier Filippo Mocciaro per Syndial, Paolo Carnevale per il progetto metanizzazione e Patrick Monino per Eni New Energy.
“Rivolgo un ringraziamento all’azienda per aver accolto il mio invito – dichiara il sindaco Sean Wheeler – un segnale di apertura verso la città che va tenuto in considerazione. È stato un confronto aperto, utile a tutti noi. Tra i tanti temi e concetti trattati, credo sia opportuno sottolinearne uno: una grande azienda come Eni, in questo momento, può rendersi protagonista per il riscatto del territorio, se non con le misure compensative, finanziando progetti per il rilancio turistico, culturale, ambientale e sociale. Un’idea che ho già fatto presente al governatore della Sardegna Francesco Pigliaru”.
“Tutto questo, ovviamente, non deve essere una scusa per dribblare il Protocollo di intesa firmato nel 2011: il rispetto degli accordi è sacrosanto e chiediamo, come amministrazione, che le promesse fatte e sancite da quel documento siano mantenute nelle loro molteplici forme – continua il sindaco – parliamo ovviamente di chimica verde e bonifiche il tutto in chiave di ricadute occupazionali per questa città. I nostri lavoratori non possono essere dimenticati, ma non devono neanche essere presi in giro. A quelle persone, otto anni fa, era stata chiesta fiducia, ma ora quella fiducia va restituita veramente con un’occupazione. Ovviamente comprendiamo che Eni non sia l’unica soluzione, né un’agenzia di lavoro, ma sicuramente ha la capacità strategica e di visione che può aiutare Porto Torres e il territorio”.
“Chiediamo quindi un’accelerazione su questi fronti, così come chiediamo un’accelerazione sul nuovo accordo, attualmente in discussione con la Regione, di cui il Comune non è stato minimamente informato. La Regione, nonostante il mio invito, è stata oggi la grande assente. Sono infatti loro, la giunta guidata da Pigliaru nello specifico, che hanno interlocuzioni strategiche con Eni e che stanno programmando il futuro industriale della Sardegna”.
“A questo proposito – conclude il sindaco – il progetto della metanizzazione della Sardegna, o del metanodotto, è anacronistico. Come ho già detto, inutile pensare di portare avanti un’idea che in partenza è già vecchia. Non siamo contrari al metano come combustibile di transizione, e la transizione non può essere perpetua per cui siamo sicuramente contrari a un progetto mastodontico di cui forse, se davvero sarà iniziato, non vedremo mai la fine. Siamo d’accordo invece per dei piccoli depositi costieri, utili per comunità”.