Roma, 8 mag. (LaPresse) – “L’Italia è nelle condizioni per proseguire nell’irrobustimento strutturale della crescita, dell’aumento dell’occupazione, dell’inclusione sociale e nel rafforzamento delle finanze pubbliche e nella riduzione della pressione fiscale”. È quanto ha affermato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in audizione sul Def davanti alle commissioni speciali di Camera e Senato.
“Il debito è cresciuto da 100 al 130 percento circa del Pil in sette anni, dal 2007 al 2013. Nella passata legislatura è stata arrestata questa spirale e sono stati messi in sicurezza i conti pubblici. A legislazione vigente, questa tendenza è assicurata”.
Il Def in questa versione non contiene alcun impegno per gli anni a venire ma si limita a prendere atto delle tendenze dell’economia e della finanza pubblica a legislazione vigente. In altre parole risponde alla domanda ‘Che cosa accadrebbe all’andamento dell’economia nazionale e delle finanze pubbliche se non venisse fatta una legge di bilancio per il 2019?'”. E’ quanto ha affermato il ministro dell’Economia.
L’Italia è nelle condizioni per proseguire nell’irrobustimento strutturale della crescita, dell’aumento dell’occupazione, derll’inclusione sopciale e nel rafforzamento delle finanze pubbliche e nella riduzione della pressione fiscale”.
“Il governo ha elaborato il Def 2018 in un momento di transizione politica. Il Documento non formula un nuovo quadro programmatico, bensì si limita alla descrizione dell’evoluzione del quadro economico finanziario, all’aggiornamento delle previsioni macro-economiche per l’Italia. Come già avvenuto negli anni scorsi il rialzo dell’Iva può essere evitato, mediante futuri interventi legislativi, per esempio con la legge di Bilancio 2019”. conclude l ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.