MILANO (Alfredo Stella) – Se si vuole evitare la segnalazione automatica alla Banca d’Italia meglio contenere l’importo dei contanti. Infatti superare la somma di 3mila euro equivale alla segnalazione automatica direttamente alla Banca d’Italia. Ad annunciarlo è la stessa Unità di Informazione Finanziaria (UIF), la task force anti-riciclaggio di via Nazionale: “Il sistema di rilevazione – spiegano – sarà completato entro quest’anno. Le segnalazioni, pertanto, potranno prendere avvio fra gli ultimi mesi del 2018 e l’inizio del 2019”. E aggiungono: “Sono già iniziati i lavori per richiedere a banche, istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica la segnalazione mensile delle transazioni in contante per le quali non sussistano ulteriori specifici elementi di sospetto”.
La novità
La normativa è stata introdotta dal decreto legislativo 90/2017 per le norme anti-riciclaggio. E già nei prossimi giorni saranno avviati i confronti con gli operatori sulle forme e le modalità di segnalazione. La soglia individuata, verosimilmente, sarà almeno in fase di avvio, superiore a quella di 3mila euro, fissata dalla legge per i trasferimenti di contanti tra privati. Per il momento l’Italia partirà con i movimenti in contanti, ma in futuro la comunicazione automatica anti-riciclaggio potrà essere estesa ad altre fattispecie.
Le differenze con le norme vigenti negli altri Paesi
Ad esempio in Australia vengono censiti tutti i bonifici verso l’estero. E negli Stati Uniti i conti esteri sopra una certa soglia finiscono nei flussi di comunicazione automatica. Già nel marzo del 2016 la Legge di Stabilità aveva innalzato la soglia dei pagamenti in contatti dai mille ai 3mila euro, per quelli sopra tale cifra, infatti, viene richiesto o bonifico bancario o l’assegno non trasferibile, oppure la carta di credito o il bancomat.
