Milano, 18 mag. (LaPresse) –
Ammonta a 260 euro annui la spesa media degli italiani per il caffè espresso. È quanto emerge dal Coffee Monitor, il primo focus dell’Osservatorio Social Monitoring di Nomisma sviluppato in collaborazione con Datalytics.
La survey, condotta su un campione di oltre 1.000 consumatori, restituisce numerose suggestioni sulle modalità di scelta e di consumo di questa bevanda che accompagna giornalmente gli italiani. Concentrando l’analisi su chi ha consumato caffè negli ultimi 12 mesi, emerge infatti un consumo abituale della bevanda (95% del target di riferimento).
L’espresso viene scelto dal 93% dei consumatori di caffè. Residuale la percentuale di chi predilige il caffè americano, orzo o altre tipologie di caffè (7%). Non stupisce quindi che il 58% di chi beve caffè espresso lo faccia per trovare la carica necessaria ad affrontare la giornata. Espresso non è tuttavia solo fonte di energia, chi lo beve lo fa anche per il gusto (51%) ed in parte per abitudine (30%). Il caffè espresso evoca nell’immaginario dei consumatori momenti di relax (53%), un piacere (47%), ma al contempo un rito, una tradizione (37%).
Il consumo di caffè espresso non è relegabile in un solo luogo, prevale piuttosto una modalità di consumo ‘multi-luogo’. Il 92% di chi beve caffè espresso lo fa tra le mura domestiche, prediligendo il caffè in polvere (53%) e in cialde o capsule (37%), sulla base di scelte fatte in funzione di gusto e aroma (53%), della notorietà della marca (19%), mentre meno rilevante risulta la variabile prezzo, driver di scelta solo per il 15% di chi consuma caffè espresso a casa). Tra i luoghi di consumo più importanti figurano anche i bar, scelti dal 72% del target di riferimento, oltre al posto di lavoro (il 48% di chi ha consumato caffè negli ultimi 12 mesi l’ha fatto in ufficio), dove invece si predilige l’utilizzo di caffè in cialde o capsule (50%).
Attraverso la rilevazione di abitudini di consumo di un campione rappresentativo della popolazione il Coffee Monitor Nomisma Pro fornisce inoltre una stima della spesa annua in caffè che, tra i consumatori di caffè espresso, sfiora i 260 euro annui pro-capite.
“In un mercato sempre più competitivo la capacità di ascolto del consumatore è fondamentale: i social media sono i nuovi luoghi di informazione, comunicazione e confronto delle esperienze”, dichiara Luca Dondi dall’Orologio, amministratore delegato Nomisma. “L’integrazione di informazione sulla profilazione dei consumatori e il monitoraggio delle conversazioni in rete rappresentano la nuova soluzione che Nomisma propone alle imprese per supportare le scelte dei brand del largo consumo (e non solo)”.