M5S e Lega: il contratto del ‘dare e avere’

All'interno del documento 'convivono' flat tax e reddito di cittadinanza

Governo, Di Maio e Salvini

ROMA (Loredana Lerose) M5S e Lega sono riusciti nella ‘mission impossible’, far convivere all’interno del contratto per il governo del cambiamento sia la flat Tax che il reddito di cittadinanza. Misure che gli ‘esperti’ hanno sempre giudicato inconciliabili, non solo per l’investimento che richiedono, ma anche perché si rivolgono a mondi diversi. Ma i salti mortali, pentastellati e leghisti li hanno fatti per arrivare ad una posizione condivisa su Euro, infrastrutture, vaccini e immigrazione.

Euro

Nella prima bozza di contratto M5S e Lega avevano parlato di ‘moneta unica’, dicitura che richiamava all’uscita dall’Euro, ma una volta passata al vaglio dei leader Matteo Salvini e Luigi Di Maio la dicitura è cambiata e anziché moneta unica si parla di politica monetaria. Questo con la speranza che non ci siano influenze negative sui mercati oltre che sugli umori degli altri Paesi dell’Unione.

Infrastrutture

M5S e Lega sull’opportunità di realizzare le grandi opere strutturali hanno avuto posizioni molto diverse, alla fine sembra essere prevalsa la posizione del carroccio: la Tav si farà. Gli altri progetti verranno ridiscusse.

Vaccini

La posizione condivisa da M5S e Lega porta al superamento del decreto Lorenzin.

Immigrazione

In questo caso la posizione prevalente è quella della Lega, ‘tolleranza zero’ verso chi non ha i requisiti per restare in Italia.
Dare e avere, questa la filosofia alla base del contratto per il governo del cambiamento. Sia M5S che Lega hanno dovuto rinunciare a qualcosa e concederne un’altra per riuscire a trovare il giusto accordo e stilare un documento tarato in base alla caratteristiche dei due partiti e di diversi elettorati.

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