L’eclissi del centrodestra: Salvini isolato, Meloni e Berlusconi all’attacco

Salvini e Berlusconi
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA (Mariano Paolozzi) Quando si parla di nuove elezioni, i sondaggisti si mettono in moto. Secondo tutti gli istituti di ricerca, chi più e chi meno, se si andasse ad elezioni a stretto giro il centrodestra sarebbe di gran lunga la prima forza politica. Così forte da vincere le elezioni. Ma la domanda legittima da porsi è una: esiste ancora un centrodestra? L’accordo Salvini-Di Maio, le parole di Giorgia Meloni e gli attacchi violenti di Silvio Berlusconi verso il movimento 5 Stelle, partner per ora della Lega per la formazione del nuovo governo, gettano un’ombra sulla tenuta della coalizione, che vede proprio il leader del Carroccio, paradossalmente, il più forte e il più isolato.

L’ira di Giorgia: “Centrodestra non esiste più”

“Se questa cosa va, il centrodestra come lo abbiamo conosciuto non esiste più”, le parole di Giorgia Meloni, oltre ad essere chiare, pesano come un macigno. La leader di Fratelli d’Italia attacca duramente il segretario leghista e l’accordo con i 5Stelle. Secondo la deputata romana, l’accordo di governo Salvini-Di Maio oltre ad essere profondamente sbilanciato verso i pentastellati, da un punto di vista politico non garantisce quelle istanze che gli elettori hanno espresso votando il centrodestra il 4 marzo. D’altronde, più d’una volta, in questi giorni la Meloni era stata dura. La domanda sempre la stessa: avete mai visto un generale, dopo aver vinto una battaglia, consegnarsi agli avversari? Certo, la Lega sta volando nei sondaggi, confortata dai dati reali delle elezioni regionali. E certo, la figura di Matteo Salvini rimane la più forte. Ma la politica può riservare brutte sorprese.

No Berlusconi, no party

Dall’altro lato c’è Silvio Berlusconi. Che il Cav sia profondamente contrario a quest’accordo Lega-5Stelle non è una novità. Così come i suoi voti, per quanto in calo, sono essenziali alla Lega per governare nelle regioni e comuni del nord e, soprattutto, per un eventuale corsa elettorale nazionale. Vero è che il Carroccio sta recuperando voti sottratti, a quanto pare, proprio a Forza Italia. Ma vero è anche che Berlusconi rimane centrale nello scacchiere politico, ha ancora forza nell’opinione pubblica e il suo apporto elettorale per la Lega, soprattutto con questa legge elettorale, è vitale. Il suo giudizio su Giuseppe Conte, un Mario Monti con meno prestigio, pesa e non poco. La domanda, di nuovo, è una: cosa farà Salvini? Andrà fino in fondo smarcandosi, di fatto, dalla coalizione di cui ha fatto e fa parte tutt’ora o rientrerà nei ranghi?

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