Ebola, sei nuovi casi. Al via le vaccinazioni

LP - AFP PHOTO / Junior D. KANNAH

KINSHASA (Rita Sparano) –  Il virus Ebola continua a mietere vittime. Sono sei i casi appena accertati, come annunciato dal ministero della salute del Congo, paese in cui l’epidemia sembra essere riesplosa. Oltre ai sei nuovi contagiati, che si trovano nella zona di Iboko, ci sarebbero altri due sospetti, al momento sotto osservazione e 21 probabili nuovi casi.

Partite le vaccinazioni contro l’Ebola

Con la notizia dei nuovi contagiati prosegue la campagna di vaccinazioni, lanciata nel paese nella speranza di preservare dal contagio la città di Mbandaka. Il rischio è altissimo, dal momento che qui vivono oltre un milione di persone. Ebola sarebbe per ora confinata nelle zone rurali del Congo, dove cresce il numero di operatori sanitari che si stanno recando ogni giorno in massa per prestare aiuto. Fino ad ora la febbre emorragica ha provocato ben 28 decessi. Il numero dei contagiati è salito invece ad almeno una cinquantina di individui.

Un farmaco sperimentale nel tentativo di arginare l’epidemia

Per il momento i soccorritori stanno somministrando un farmaco sperimentale, il rVSV-ZEBOV. La comunità scientifica non ha ancora approvato la validità del medicinale, ma vista l’emergenza della situazione l’uso di questo farmaco potrebbe sicuramente aiutare a contenere un virus che terrorizza adesso le grandi città. Le precauzioni sono ora raddoppiate, e lo stile di vita del paese è stato stravolto dal terrore di contrarre la malattia mortale.
E’ sottoposto a vaccino sia chi è entrato in contatto con le vittime accertate, sia, naturalmente, tutti gli operatori sanitari che lavorano sul campo. Inoltre, anche gli addetti alle sepolture dei cadaveri infetti devono ricevere il vaccino, poiché il virus dell’Ebola sopravvive alla morte del corpo tramite i fluidi corporei.

Il principale canale di infezione sarebbe stato individuato nelle acque congolesi. In molti si stanno affrettando ad abbandonare le proprie abitazioni su fiumi o canali d’acqua, nel timore di essere contagiati.

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