Economia, Giansanti: “Evitare una guerra a colpa di dazi”

Il presidente della Confagricoltura si esprime sulla necessità di instaurare validi accordi con gli Usa

Foto Richard Morgano - LaPresse

MILANO (LaPresse) – Giansanti, presidente di Confagricoltura: “Occorre evitare assolutamente una guerra a colpi di dazi e ritorsioni tra Unione Europea e Stati Uniti”.

Il presidente parla della decisione di Washington di applicare dazi doganali.

Tasse da attribuire alle importazioni di acciaio e alluminio in arrivo dagli Stati membri dell’Ue: “Il settore agro-alimentare italiano “sarebbe tra i grandi perdenti ed è importante continuare a discutere per trovare una soluzione al contenzioso in materia commerciale”. 

Prosegue Giansanti: “Quello statunitense, con oltre 4 miliardi di euro l’anno è il primo mercato di sbocco fuori dall’Ue e il terzo in assoluto per le esportazioni agroalimentari italiane. I vini incidono per il 35% sul totale. Il ricorso all’Organizzazione mondiale del commercio e le ritorsioni dell’Unione Europea sono a questo punto inevitabili sul piano legale”.

Giansanti si esprime anche sul dialogo tra Ue e Usa.

Il dialogo tra Ue e Usa deve proseguire, anche per definire le linee per una riforma complessiva del sistema multilaterale, che regola il commercio internazionale”. L’amministrazione americana ha messo sul tavolo una serie di questioni da risolvere, sollevate dalla globalizzazione. Vale a dire la protezione del lavoro, la trasparenza e la reciprocità nell’apertura dei mercati. Basti pensare ai vincoli posti dalla Cina nei confronti dell’export italiano di prodotti agro-alimentari”. 

Intanto anche Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fca, dichiara: “Non credo che abbiano un impatto su di noi, ce la vediamo”. Queste le sue parole.  Gli è stato chiesto a proposito dei dazi imposti dagli Usa anche all’Ue.

Debora Bergamini, deputata toscana di Forza Italia dichiara: “La discesa dello spread è un’ottima notizia per tutte quelle famiglie, quei liberi professionisti e quelle imprese, che pagano un mutuo a tasso variabile. Adesso speriamo che oltre allo spread inizino a scendere anche le tasse. Il massacro fiscale che inizia con l’estate è davvero alle porte e i cittadini non aspettano altro che una boccata di ossigeno per ricominciare a respirare”.

 

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