Istanbul (LaPresse/AFP) – Nove migranti che tentavano di arrivare in Europa sono affogati domenica: la loro imbarcazione è affondata al largo delle coste della Turchia. Lo riferiscono media ufficiali turchi.
La nave con a bordo i migranti ha avuto problemi al largo Demre, nella provincia turca di Adalia. Secondo quanto riferito dall’agenzia statale Anadaolu, cinque altri migranti sarebbero stati salvati, mentre uno risulta ancora disperso.
Appena quindici giorni fa altri morti
Sette migranti afghani, fra cui tre bambini, sono morti nel naufragio dell’imbarcazione sulla quale viaggiavano nell’Egeo nel tentativo di raggiungere l’isola di Lesbo. Lo riporta l’agenzia di stampa turca Anadolu, citando una fonte della sicurezza. L’imbarcazione, di circa sei metri, è affondata al largo della costa ovest della Turchia, all’altezza del villaggio Babakale, nel distretto di Ayvacik. A bordo viaggiavano 20 persone: i 13 sopravvissuti sono stati soccorsi e portati nel porto di Babakale, ha riferito la guardia costiera turca, precisando che fra loro c’è un sospetto scafista, di origine iraniana, che è stato arrestato.
Il 22 aprile, invece, undici migranti sono morti e 263 sono stati salvati oggi in due operazioni separate al largo della costa ovest della Libia. Lo riferisce la Marina libica. Nella prima operazione la guardia costiera ha trovato 11 corpi senza vita e 83 sopravvissuti al largo della città di Sabratha. Nella seconda, invece, la guardia costiera ha salvato 180 migranti che erano a bordo di due gommoni vicino alla città di Zliten, ha riferito in una nota il portavoce della Marina, il generale Ayoub Kacem.