MILANO (LaPresse) – Facebook si difende. Il New York Times ha rivelato che avrebbe stretto accordi con produttori di telefoni e altri dispositivi. Questo per accedere a una grande quantità di informazioni personali degli utenti, senza il loro consenso. Secondo la compagnia citata dai media americani, i partner firmarono accordi che impedivano le informazioni degli utenti fossero usate per qualsiasi scopo diverso dal rendere possibile l’uso del social network sui vari dispositivi.
Facebook chiarisce la sua posizione.
“I partner non potevano integrare le informazioni degli utenti con i loro dispositivi senza il permesso dell’utente“. Lo ha affermato Ime Archibong, vice presidente della compagnia. “Le compagnie come Facebook, Google, Twitter e YouTube dovevano lavorare direttamente con i produttori di sistemi operativi e dispositivi per far sì che i loro prodotti arrivassero nelle mani delle persone“, ha continuato.
Il vicepresidente prosegue: “Per superare questo ostacolo, abbiamo costruito un set di Api che ha consentito alle compagnie di ricreare l’esperienza Fb sui singoli dispositivi o sistemi operativi. Poiché queste Api permettevano ad altre compagnie di ricreare l’esperienza, le abbiamo controllate strettamente sin dall’inizio“, ha aggiunto Archibong. Secondo il NYT, gli accordi sollevano preoccupazioni sulla protezione della privacy. L’azienda avrebbe infatti consentito ai produttori di accedere ai dati di amici degli utenti, senza il loro esplicito consenso.
La compagnia ha chiuso ben 22 partnership.
La compagnia ha risposto che invece le informazioni di amici, come le foto, erano solo accessibili sui dispositivi quando le persone decidevano di condividere le loro informazioni. “Non siamo a conoscenza di alcun abuso da parte di queste compagnie”, ha affermato Archibong. Inoltre, ha dichiarato che l’azienda ha interrotto 22 partnership: “Ora che iOS e Android sono così popolari, poche persone si affidano a queste Api. È il motivo per cui abbiamo annunciato ad aprile che stiamo riducendo l’accesso ad esse. Abbiamo già chiuso 22 di queste partnership“.