TORINO – La Procura chiude l’indagine a carico di Chiara Appendino. Il sindaco di Torino, Sergio Rolando, assessore al Bilancio, Paolo Giordana, ex capo di gabinetto, e Paolo Lubbia, dirigente del settore Patrimonio del Comune, sono inquisiti a vario titolo per falso in atto pubblico e abuso d’ufficio.
L’inchiesta
Al centro dell’indagine che ha coinvolto primo cittadino e dirigenti c’è un debito da 5 milioni di euro che sarebbe scomparso dal bilancio della Città. Il denaro rappresentava la caparra che una società immobiliare, la Ream, aveva versato per ottenere il diritto di prelazione sul piano di riqualificazione dell’area ex Westinghouse. L’amministrazione, sostiene l’accusa, avrebbe dovuto restituire la caparra perché la Ream successivamente ha deciso di non esercitare il diritto di prelazione. Quel debito, invece, stando a quanto afferma la Procura, è stato cancellato.
I tempi
L’indagine, coordinata dai pm Enrica Gabetta e Marco Gianoglio, si è conclusa dopo quasi un anno. Adesso per l’avvocato Luigi Chiappero, legale dell’Appendino, sarà possibile visionare tutti gli atti in mano all’accusa che finora erano stato celati dal segreto istruttorio. La Procura nelle prossime settimane valuterà se chiedere o meno il rinvio a giudizio per i quattro indagati.