MILANO (LaPresse) – L’Unicef segnala una situazione allarmante in Siria. “Secondo le notizie che l’UNICEF ha ricevuto, almeno 13 bambini sarebbero stati uccisi nei giorni scorsi in Siria“.
La preoccupazione dell’Unicef.
Lo ha fatto sapere Geert Cappelaere, direttore regionale dell’Unicef per il Medioriente e il Nord Africa. Ha spiegato che un attacco avrebbe colpito il villaggio di Zardana, nel governatorato nordoccidentale di Idlib, uccidendo 9 bambini. A Idlib vivono infatti circa 1 milione di bambini, molti dei quali sfollati da altre parti del paese. “Senza altri posti in cui andare, le famiglie hanno cercato rifugio in accampamenti“, prosegue il direttore.
Una guerra ancora impossibile da concludere.
“Sembra siano stati uccisi altri quattro bambini durante le violenze nei due villaggi assediati di Foua e Kafraya, anche questi nel governatorato di Idlib. Intanto, anche nella città di Bou Kamal, al confine con l’Iraq, si sono verificate forti violenze. Tutto ciò ci ricorda tristemente che la guerra sui bambini in Siria è ancora lontana dalla fine. Il principio fondamentale della protezione dei bambini, sempre e ovunque, è ancora un sogno irraggiungibile per fin troppe famiglie“, ha sottolineato Cappelaere.
“I sette anni passati di guerra in Siria hanno dimostrato che la violenza genera solo maggiore violenza, odio e vendetta, e un’ulteriore frammentazione di una società già a pezzi“. Queste le dichiarazioni del responsabile Unicef. Dal 2011, quando è cominciato il conflitto, circa 6 milioni di bambini sono stati costretti a lasciare le proprie case. “Non ci sono vincitori in nessuna guerra sui bambini. Tutti perdono, e la sconfitta maggiore è per i bambini e il futuro della Siria“, ha commentato ancora.