ROMA (LaPresse) – Raffaele Cantone tratta il tema appalti. Durante la relazione annuale, il presidente dell’Anac dichiara: “In materia di appalti sono state 297 le pronunce in sede di precontenzioso (di cui 35 su richiesta congiunta). Istituto che continua a riscuotere grande successo tanto che le decisioni hanno consentito il formarsi di una vera e propria giurisprudenza“.
Cantone sottolinea quanto fatto dall’Anac.
Prosegue Cantone: “La vigilanza in materia di lavori, servizi e forniture ha toccato molti ambiti con circa 1100 istruttorie aperte. Sono state oggetto di attenzione con contestazione di irregolarità sia la costruzione di importanti infrastrutture. Come il collegamento Zara-Expo, la Metro C di Roma e la Pedemontana veneta. Sia la realizzazione di importanti privatizzazioni“.
“Anche se da più parti provengono commenti nostalgici per un ritorno al regolamento, continuiamo a ritenere opportuna l’opzione per una regolazione flessibile, non prescrittiva ma descrittiva, che consenta una maggiore comprensione“.
Un impegno che durerà fino al 2020.
Aggiunge il presidente: “Da parte nostra, continueremo a lavorare con il massimo impegno fino al 2020. Quando questo Consiglio terminerà il suo mandato, per far sì che la prevenzione si imponga, diventando uno strumento di efficienza del sistema. E non un intralcio burocratico. Non riteniamo che l’autorità debba essere destinataria di nuovi poteri“.
La stretta collaborazione con la finanza.
“Grazie alla Guardia di Finanza sono stati controllati alcuni cantieri connessi alla ricostruzione post terremoto del 2016. Scoprendo così la presenza di imprese non regolarmente autorizzate al subappalto. E’ stata infatti effettuata un’indagine ad ampio spettro che ha coinvolto 17 stazioni appaltanti. E con pratiche elusive evidenziate in 12 diverse delibere“.