Salute: eradicazione dell’epatite C, l’Italia è avanti

In anticipo di otto anni sugli obiettivi dell'Oms

ROMA – L’Italia è in anticipo di otto anni sugli obiettivi dell’Oms per l’eradicazione dell’epatite C. Raggiungerà la diminuzione del 65% delle morti correlate all’infezione entro il 2022. Lo afferma uno studio coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità pubblicato dalla rivista ‘Liver International’. Però servono screening mirati per riuscire ad eliminare completamente il virus. Ecco perché bisogna mantenere alta l’attenzione

Italia modella nella lotta al virus

“Entro il 2030 il virus sarà totalmente eradicalizzato”, afferma Walter Ricciardi. Secondo il Presidente dell’Iss “Il nostro paese è un modello nella lotta al virus”. “Possiamo dire con orgoglio – prosegue – che questo traguardo verrà raggiunto grazie a un approccio universalistico. Siamo sulla buona strada per raggiungere l’eliminazione del virus entro il 2030”.

Le strategie

Ecco perché i ricercatori dell’Iss hanno disegnato differenti scenari per valutare le strategie più efficaci. L’obiettivo è raggiungere dell’eliminazione dell’Hcv. Infatti è fondamentale mantenere alto il numero delle persone in terapia con uno screening mirato.

Miglioramento di costi e salute pubblica

“I risultati ottenuti – afferma Mario Melazzini, Direttore Generale dell’Aifa – supportano da un punto di vista scientifico la nostra politica”. “Trattare – prosegue tutti i pazienti con infezione cronica da Hcv produrrà importanti guadagni in termini di salute. Ci saranno riduzione dei costi diretti e indiretti da parte del Servizio Sanitario Nazionale.

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