Il ministro Bongiorno contro i furbetti del cartellino: “Prenderemo le impronte digitali”

Il ministro promette blitz di controlli a sorpresa e rilevazione delle impronte digitali per i pubblici dipendenti

ROMA – Promette un “cambio di passo” il ministro per la Pubblica amministrazione e semplificazione Giulia Bongiorno, che annuncia controlli molto più severi per arginare il fenomeno degli assenteisti.

Giulia Bongiorno: “In caso di inerzie saremo inflessibili”

Il ministro assicura che i dipendenti pubblici fannulloni hanno i giorni contati. “Agirò col bisturi per curare le disomogeneità nei servizi“, ha affermato la Bongiorno. La prima azione anti-furbetti saranno i “sopralluoghi a sorpresa“. “Nulla di punitivo“, assicura il ministro, che spiega che verranno svolte delle “ispezioni a campione con pool di esperti: i nostri ispettori e specialisti di modelli organizzativi“.

Non ho l’ansia di mettere il mio nome su una legge, ma di far funzionare la Pubblica amministrazione“, afferma Giulia Bongiorno. “Se troverò disservizi causati da difficoltà oggettive, aiuteremo a colmare le lacune. Ma se emergessero inerzie saremo inflessibili“.

Impronte digitali agli assenteisti

L’assenteismo è un fenomeno odioso“, continua il ministro. “La Madia ha modificato le sanzioni. Credo si debba anche prevenire“. Tra i metodi di prevenzione proposti dalla Bongiorno ci sono le “rilevazioni biometriche per evitare che ci sia chi strisci il tesserino per altri“. Questo significherebbe prendere le impronte digitali ai dipendenti. “Cosa c’è di male?”, domanda il ministro. “A me alla Camera le hanno prese quando c’erano i ‘pianisti’. E non sono rimasta traumatizzata“.
E se qualcuno avesse qualcosa da ridire in tema privacy, Giulia Bongiorno risponde: “Tra beni confliggenti deve prevalere l’interesse collettivo: che siano tutti al lavoro, al servizio del cittadino“.

Guerra ai raccomandati

Anche i raccomandati sono l’obiettivo numero uno del ministro Bongiorno. “La carriera del raccomandato si può stroncare valutandolo. Ma oggi le valutazioni sono tutte brillanti, in un sistema che non lo è. Come mai? L’unico che può valutare senza sconti e con criteri oggettivi è il cittadino. Inserirò criteri legati al merito“, promette.

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