MILANO (LaPresse) – Il questore di Milano Marcello Cardona nei giorni scorsi, ha disposto cinque decreti di sospensione della licenza, per altrettanti locali. Si tratta del ‘Bar Erica’, a Corsico, nell’hinterland, chiuso per 30 giorni, del ‘Bar Copacabana’, a Caponago, in provincia di Monza e Brianza, la cui attività è stata bloccata per 15 giorni. Sigilli per 10 giorni per il ‘The Outsider’, sempre a Corsico, e per il ‘Bar Pizzeria da Franco’, a Cambiago, in provincia di Milano. Chiuso per 15 giorni anche un locale in città, in viale Sarca 193, il ‘Why Not’.
L’omicidio di un cittadino senegalese al bar ‘Erica’ di Corsico
A Corsico, il 16 giugno scorso, nei pressi del ‘Bar Erica’, in via Curiel 2, è avvenuto l’omicidio di un cittadino senegalese. Quella sera erano presenti all’interno del locale la vittima, l’autore del delitto, la compagna di quest’ultimo e altre due persone, anch’esse con precedenti. La vittima e l’omicida avevano avuto un diverbio per futili motivi nel bar, cosa che era avvenuta già nelle settimane precedenti. Il titolare aveva fatto uscire frettolosamente i clienti presenti e aveva chiuso precipitosamente il bar subito dopo gli spari. Il questore di Milano ha pertanto disposto un nuovo e più severo provvedimento di sospensione della licenza per la durata di 30 giorni.
Il questore sospende la licenza al ‘Copacabana’
A Caponago, il 16 maggio scorso, un giovane si è presentato nella caserma dei carabinieri e ai militari ha raccontato che, domenica 13 maggio, intorno all’1 di notte, mentre si trovava dentro il locale ‘Copacabana’, in Strada Provinciale n. 215, è stato colpito con un pugno al volto, con forza tale da farlo cadere a terra. La vittima è stata trasportata in ospedale dove, a causa delle fratture riportate, ha ricevuto una prognosi di 30 giorni. Mentre l’aggressore, dopo il violento pestaggio, si è allontanato in fretta dal locale, nell’incuranza generale della clientela presente. Il questore Cardona ha disposto un provvedimento di sospensione della licenza per la durata di 15 giorni.
Insulti e minacce ai carabinieri al ‘The Outsider’ di Corsico
Ancora, a Corsico, nell’hinterland di Milano, il 10 maggio scorso, i carabinieri sono stati insultati più volte dal titolare del locale ‘The Outsider’ e minacciati di morte.
E poi calci e pugni ai militari dell’Arma nei confronti dei quali l’uomo ha tentato di scagliare anche un portacenere in metallo. Infine, il titolare del locale in questione è stato trovato in possesso di nove dosi di marjiuana e di uno spinello. L’uomo è stato arrestato con le accuse di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, resistenza, oltraggio e lesioni personali. Ecco perché il questore di Milano ha disposto un provvedimento di sospensione della licenza per 10 giorni.
Anche un locale di Cambiago nel mirino degli inquirenti
A Cambiago, inoltre, i carabinieri sono intervenuti nel ‘Bar Pizzeria da Franco’, in via IV Novembre 1, il 17 dicembre scorso, alle 18.50. Lì hanno trovato due avventori ubriachi, con vari precedenti penali. Uno di loro, in particolare, brandiva un coltello e sferrava dei pugni a una slot. E’ scattata la perquisizione: uno dei due aveva un coltello a serramanico nella tasca del giubbotto. Entrambi sono stati deferiti all’autorità giudiziaria.
Il locale è finito nel mirino anche altre volte, quando sono stati trovati degli avventori gravata da precedenti di polizia. Il questore di Milano ha disposto un provvedimento di sospensione della licenza per la durata di 10 giorni.
Aggressione al ‘Why Not’ di Milano
L’ultimo provvedimento riguarda un locale a Milano. Il 29 maggio scorso, l’equipaggio delle volanti del commissariato Greco Turro è intervenuto nel locale ‘Why Not’, in viale Sarca 193, dopo la segnalazione di una persona aggredita e accoltellata. Arrivati sul posto, gli agenti hanno trovato il personale del 118 intervenuto in soccorso della vittima, che presentava una ferita da taglio all’addome e un’escoriazione alla gamba destra.
Dopo un’altra aggressione, il responsabile si è allontanato dal ‘Why Not’, facendo perdere le proprie tracce e, da successivi accertamenti, è risultato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di polizia con obbligo di soggiorno nel Comune di Milano e di rientrare a casa entro le 21. Alla luce di ciò, il questore di Milano ha disposto un provvedimento di sospensione della licenza per la durata di 15 giorni.