Pil 2017, bene al Nord, crescita inferiore al Centro meglio al Sud

Lo rileva l'Istat, diffondendo le stime preliminari sul Prodotto interno lordo dello scorso anno.

Foto LaPresse/Stefano Cavicchi

ROMA – Nel 2017 l’analisi territoriale del Pil mostra, secondo le stime preliminari appena diffuse dall’Istat, una crescita superiore alla media nazionale nel Nord-ovest e nel Nord-est (+1,8% per entrambe le ripartizioni), una crescita appena inferiore nel Mezzogiorno d’Italia (+1,4%) e un incremento ancora più modesto nel Centro (+0,9%).

Nord-Est

Nel Nord-est i risultati migliori riguardano il settore che comprende commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+4,7%). In crescita anche il valore aggiunto dell’industria (+2,3%), dei servizi finanziari, immobiliari e professionali (+1%) e delle costruzioni (+0,4%); in forte calo, invece, il valore aggiunto dell’agricoltura (-6%) e, in misura più contenuta, quello degli altri servizi (-0,6%).

Nord-Ovest

Quanto al Nord-ovest le maggiori spinte alla crescita si registrano per i servizi finanziari, immobiliari e professionali (+2,6%) e per il commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+2,1%). Andamento positivo anche per gli altri servizi (+1,5%) e l’industria (+1,2%). Anche in questa area – sottolinea l’Istat – qui il valore aggiunto dell’agricoltura subisce una contrazione (-3,8%) mentre per il settore delle costruzioni si registra una variazione quasi nulla.

Centro

Al Centro l’andamento più dinamico si è registrato nell’industria (+1,7%), nei servizi finanziari, immobiliari e professionali (+1,3%) e negli altri servizi (+1%). Una modesta crescita si registra anche nel settore del commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+0,2%). Segnano un calo, invece, l’attività delle costruzioni (-0,6%) e soprattutto l’agricoltura (-8,4%).

Sud

Quanto al Mezzogiorno, infine, l’aumento del valore aggiunto è più marca nell’industria (+4,4%), nel settore che raggruppa commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+3,4%) e nelle costruzioni (+3,2%). Segnano un incremento modesto i servizi finanziari, immobiliari e professionali (+0,5%). Si registrano cali per l’agricoltura (-2%) e per gli altri servizi (-1%)

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