ROMA (LaPresse) – Bufera vitalizi. L’Associazione degli ex Parlamentari ha inviato a tutti i membri dell’Ufficio di presidenza della Camera una diffida stragiudiziale a non approvare la delibera che tagli i vitalizi agli ex deputati. Con la minaccia di un’azione civile e amministrativa per danni rispetto alla quale risponderebbero personalmente e patrimonialmente ciascun membro dell’ufficio di Presidenza. Compreso il presidente Roberto Fico. Lo hanno annunciato in una conferenza stampa il presidente dell’Associazione Antonello Falomi e Giuseppe Gargani.
Ex parlamentari si scagliano contro il taglio dei vitalizi
“Come associazione di ex parlamentari che rappresenta il 52-53% degli ex parlamentari fin dal primo momento di insediamento della legislatura abbiamo tentato in ogni modo di avviare un dialogo costruttivo per mettere in evidenza i vizi di costituzionalità connessi all’idea di calcolare retroattivamente con il metodo contributivo i vitalizi degli ex parlamentari. Abbiamo spiegato che non si può applicare retroattivamente una legge a persone che sono andate in pensione prima dell’esistenza della legge”. Questo il commento del presidente.
“I nostri contributi sono stati ignorati. Non c’è stato neanche quel minimo di informazione che si deve a qualunque sindacato. Abbiamo chiesto di disporre di tutta la documentazione istruttoria per formulare il ricalcolo. Non ci è stato dato il più piccolo pezzo di carta. Evidentemente la trasparenza è solo una bandierina da agitare”.
La risposta di Di Maio alle proteste
Soddisfatto invece il vicepremier Luigi Di Maio: “Oggi è una giornata storica. Ho visto che già si sta minacciando. Ma noi a queste minacce siamo abituati dagli ultimi sei anni. Quelli sono privilegi rubati non diritti acquisiti e la smettano con le minacce. E’ uno schiaffo alla miseria fare ricorsi e protestare perché ti tolgo un vitalizio di 6-7000 euro quando sei stato tre giorni in Parlamento“.