Conti pubblici, Siri: “Serve una maggiore flessibilità dell’Ue sul deficit”

La proposta del sottosegretario ai Trasporti e alle Infrastrutture per garantire la crescita

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Armando Siri

MILANO (AWE/LaPresse)Armando Siri, sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, si è espresso sulla necessità di sostenere la crescita. “Per sostenere la crescita bisognerebbe scorporare dal deficit tutti gli investimenti in infrastrutture. Poi siccome c’è una preoccupazione, giusta o sbagliata che sia, sul fatto che alcune opere sono rimaste incompiute o che alcune di queste possano realizzarsi in tempi biblici, sarebbe utile fare uno screening di tutte le opere da realizzare in base a criteri di efficienza ed economicità, e su quelli che passano la verifica chiedere che le spese non vengano conteggiate nel deficit”. Così Armando Siri, consigliere economico di Matteo Salvini, in un’intervista a La Stampa.

Siri chiede all’Europa una maggiore flessibilità sul deficit 

Continua il sottosegretario: “Non è tanto un problema di Tria che certamente è favorevole alla flat tax. Ed è chiamato ad interpretare un patto di governo dove questo è uno dei punti cardine. Il punto, piuttosto, sarà trovare quella gradualità necessaria per dimostrare che stiamo facendo le cose in modo serio. Per questo io ho proposto chiedere alla Commissione europea la disponibilità a concederci una flessibilità sul deficit almeno sulla carta. Perché provvedimenti come la pace fiscale o l’alienazione del patrimonio pubblico. In quanto una tantum non possono essere messe direttamente a copertura”.

Obiettivo minimo: restare sotto il 3%

E conclude:“In pratica dovremmo riuscire ad ottenere da Bruxelles la possibilità di alzare il livello del deficit. Con l’obiettivo poi di non dover utilizzare anno per anno questo margine in più. Perché le coperture arriverebbero poi dalle entrate straordinarie. E così potremmo restare sotto il 3%”.

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