MILANO – Prima Li Yonghong, poi Rocco Commisso, infine il magnate russo Dimitrij Rybolovlev. Nomi che fanno parte ormai del passato perché dalla giornata di ieri il fondo Elliott è diventato di fatto l’unico proprietario del Milan. Li Yonghong è infatti andato incontro all’ennesimo fallimento, senza restituire nei termini richiesti i 32 milioni di euro che erano stati sborsati dal fondo per garantire l’aumento di capitale.
Scaduti i tempi per restituire agli americani i 32 milioni dell’aumento di capitale
Scaduti i termini per un’operazione che avrebbe consentito ai cinesi di guadagnarsi la proprietà del club rossonero, tutto è tornato come un tempo. Perché probabilmente il gruppo cinese quei milioni non li ha mai avuti o quantomeno non ha mai voluto investirli davvero nel Milan. Che ora ha di fronte un futuro ancora più ricco di punti interrogativi. L’unico che infatti sembrava potesse percorrere senza particolari intoppi la strada dell’acquisizione del club era Rocco Commisso. Poi, dopo lo stop nella trattativa con l’imprenditore italo-americano, è entrato in gioco direttamente da Montecarlo il magnate russo, Dmitrij Rybolovlev. Un’ipotesi quest’ultima che sembrava prossima a realizzarsi
Elliott torna proprietario ma pensa ad un’ulteriore trattativa per la cessione del club
Invece, nelle ultime ore, la sensazione più forte è che Elliott sarebbe ormai pronto a rilevare il club. Lo farà con il controllo sulla ‘Rossoneri’, la società costituita per l’acquisto del Milan parte di mister Li, anche se con tutta probabilità non sarà questa la soluzione definitiva. Perché, più prima che poi, si arriverà alla cessione della società. Una situazione insomma tutt’altro che definita dalla quale alla fine potrebbe spuntare nuovamente il nome di Commisso. Probabilmente però non prima di un paio di mesi, quando cioè il campionato di serie A sarà ampiamente iniziato. E con un altro aspetto molto chiaro, la conferma dell’esclusione dalle coppe. Perché l’Uefa sembra non fidarsi più di un tira e molla che dura ormai da mesi e che dovrebbe dunque portare il club lontano dall’Europa almeno per un altro anno.
