BELFAST – Un’esplosione impressionante. Nel pieno della notte. Con un obiettivo ben preciso, colpire Gerry Adams. La casa dell’leader del ‘Sinn Féin’, ex braccio politico dell’Ira, è stata infatti raggiunta da un ordigno. Quasi contemporaneamente, poi, stessa sorte per le case di altri esponenti repubblicani, tra cui quella di Bobby Storey, nome noto della resistenza irlandese.
Le reazioni del partito e di Adams
Una ‘coltellata’ al cuore del partito che ha definito “riprovevoli e codardi” questi attacchi. Non si è fatta attendere poi la reazione di chi di quell’attacco era senza dubbio l’obiettivo. E la risposta dello stesso Adams è stata aggressiva quanto quella bomba, forse anche di più. Senza dubbio provocatoria e senza paura: “Almeno abbiate il fegato di farvi vedere in faccia” ha detto l’ex Ira riferendosi agli esecutori materiali del gesto.
Nessuna notizia è trapelata dalla polizia
Al momento non è stato fornito alcun dettaglio circa i due episodi. Anche se le forze dell’ordine hanno confermato le indagini con le quali si proverà in tempi brevi a risalire ai responsabili. In giornata, poi, sono arrivate le dichiarazioni dirette dalle stanze del Sinn Féin. Che, a differenza di Adams, hanno provato a gettare acqua sul fuoco. Obiettivo quello abbassare i toni, considerando questi come “gesti disperati di gruppi sempre più disperati e irrilevanti”. Per quel che riguarda l’episodio in senso stretto, nessun ferito, solo tanta paura per un attacco che comunque avrebbe potuto degenerare in una strage. Sia per la presenza all’esterno dei nipoti di Adams sia perché a pochi metri di distanza da dove è esploso l’ordigno c’erano macchine parcheggiate. E questo avrebbe potuto causare un’esplosione più ampia con conseguenze drammatiche. Al di là di questo episodio, in Irlanda sono giorni di forte tensione. L’attacco notturno segue infatti quello effettuato la scorsa settimana nei confronti della polizia. Matrici diverse, probabilmente, entrambe però testimonianza di una situazione politica in divenire. E per nulla serena.